L’allenatore dell’Empoli Aurelio Andreazzoli, alla terza esperienza in azzurro, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter.
Queste le dichiarazioni, riprese da TMW:
Come ha visto la squadra?
“Io ho visto molta partecipazione, curiosità. Spero di averne suscitata anche io, con le proposte. Il tempo è poco, però siamo fiduciosi”
Domani quali sono gli obiettivi e le risposte che si attende?
“L’obiettivo è il confronto. L’Inter esprime un gioco che mi piace molto, hanno molta varietà. Non è che devo arrivare io per evidenziare la forza dell’avversario. Abbiamo l’occasione per confrontarci con una realtà bella e probante. Non ci sono occasioni migliori per vedere a che livello siamo. Il percorso è fatto di passi, domani sarà il primo”
Dopo l’Inter ci sarà anche la Salernitana. Ragionate solo sulla prossima?
“Fino a non molto fa pensavo di giocare fuori casa, c’è una partita che ci impegna molto fisicamente e mentalmente, quindi penso solo a quella. Abbiamo un bel gruppo di lavoro, anche doppio in certi ruoli. A volte sei disturbato quando hai l’infrasettimanale ma in questo caso sono contento perché posso verificare il gruppo”
Tornerete al 4-3-1-2?
“Mi faccio molte domande, vediamo un po’ domani. Abbiamo lavorato sui concetti, sui principi, non è il sistema o la posizione in campo di un singolo a fare la differenza. Ci sono altre cose che sono estremamente più importanti”
Shpendi e Cambiaghi, come li ha visti?
“Li ho visti bene e mi piacciono tutti e due. Non ho ancora concluso i colloqui individuali, da questi esce fuori la sincerità degli occhi, la condizione familiare. Sono rimasto estremamente soddisfatto per il momento”
La questione regista: come vede Grassi e Marin?
“Non ci sono solo loro, ma anche Ranocchia. Poi vediamo come ci conviene fare, dobbiamo stare attenti a tanti particolari come la fisicità”
Che effetto le ha fatto tornare a vedere gli appassionati al campo di allenamento?
“Li ho trovati tutti invecchiati, scherzo. Ho notato affetto, simpatia, la stessa che nutro io nei loro confronti. Questa è la bellezza anche di questo lavoro”
Come si fa a sovvertire il pronostico?
“Intanto giochiamo, se la mettiamo sul piano della qualità i numeri sono realistici, ma se la mettiamo sul piano dell’umanità entrano altri fattori su cui noi puntiamo fortemente”
Cosa chiede in particolare ai suoi calciatori?
“Se sapessi di avere un calciatore che non ha dentro questo stato d’animo lo abbandono. Là dentro conta il mio pensiero, pur amando la libertà da dare ai calciatori tutti quanti devono allinearsi con quello che è il mio pensiero. Chi non si allinea è fuori”.