😱 Da Thiago Motta a Messias, da Marquinhos ad Acerbi: quando l’arbitro fischia…troppo presto

Il pari in extremis di Monza, oltre che rallentare inaspettatamente la corsa dell’Inter dopo il pesantissimo successo contro il Napoli di appena tre giorni prima a San Siro, ha fatto parlare di sé anche – e soprattutto – per i delicatissimi strascichi relativi all’arbitraggio di Juan Luca Sacchi.

Il fischietto di Macerata, infatti, sul risultato di 2-1 per gli ospiti ha annullato la rete del potenziale tris nerazzurro di Acerbi, a causa di una presunta spinta di Gagliardini su un avversario: il fallo, in realtà inesistente o comunque discutibile, essendo stato sanzionato dallo stesso direttore di gara prima che la palla si infilasse in rete non ha potuto rappresentare una decisione potenzialmente modificabile mediante il ricorso al VAR, tagliando fuori – dunque – l’intervento dei relativi addetti dagli studi della vicina Lissone.

La fattispecie concretizzatasi all’U-Power Stadium, tuttavia, non è di certo la prima che negli ultimi anni ha visto un arbitro fischiare colpevolmente troppo presto la fine di un’azione, poi tramutatasi in qualcosa di più.

Serra-Messias Jr. (Milan-Spezia, 2022)

Il caso sicuramente più eclatante degli ultimi anni. E’ il 17 gennaio di un anno fa, e il Milan ospita a San Siro lo Spezia: nella fase finale del confronto, fermo sull’1-1, il Sig. Serra fischia frettolosamente un fallo in favore di rossoneri a seguito di un contatto su Bennacer concretizzatosi al limite dell’area di rigore ligure. Il fischietto di Torino, però, non si accorge che la palla nel prosieguo dell’azione fosse finita sui piedi di Messias Jr., il quale l’aveva poi spedita all’incrocio per la rete del potenziale 2-1 del Diavolo.

Subito resosi conto del grossolano errore, il direttore di gara – visibilmente scosso – alza le braccia al cielo per chiedere scusa, ma ormai è troppo tardi: pochi minuti dopo gli Aquilotti di Thiago Motta troveranno addirittura la rete del clamoroso ribaltone finale, rendendo la frittata di Serra ancora più grossa.

Qualche settimana dopo, il classe 82′ dichiarerà quanto segue: “Nella mia testa c’è stato un errore di priorità, mi sono concentrato sul contrasto tra Rebic e Bastoni. E concentrandomi su quello non ho visto Messias che stava per tirare in porta. Dopo il fischio ho sperato che il tiro di Messias non entrasse in porta. In questo caso il VAR non può fare nulla. E’ forse l’errore peggiore che può succedere ad un arbitro con il VAR. Il gol dello Spezia? Quando stava per calciare il giocatore dello Spezia mi ricordo di aver detto: ‘Non ci credo…”. 

Rocchi-Thiago Motta (Genoa-Juventus, 2009)

Tredici anni prima, era stato incredibilmente sempre Thiago Motta, allora centrocampista del Genoa, a beneficiare di un altro degli episodi più controversi della storia recente – e non – del calcio italiano. L’11 aprile del 2009, infatti, il Grifone di Gian Piero Gasperini ospita la Juventus a “Marassi“: gara, questa, diretta da Rocchi. Al 29’, l’attuale designatore fischia un evidente fallo di Marchisio ai danni di Mesto, pochi istanti prima, però, che Thiago Motta spedisca in rete la sfera, regalando il vantaggio ai liguri che vinceranno poi 3-2.

Il direttore di gara toscano aveva segnalato anche qui il fallo prima che il pallone finisse in rete ma, al contrario di Serra, decise comunque di convalidare il gol, andando contro il regolamento nonostante le proteste furibonde dei giocatori bianconeri che avevano sentito distintamente il suo chiaro fischio. Allora, manco a dirlo, il VAR non si sapeva nemmeno cosa fosse…

Turpin-Marquinhos (PSG-Strasburgo, 2022)

Altro caso di nostra freschissima memoria, considerato il fatto che si sia concretizzato appena il 28 dicembre scorso, ma che non ha avuto per fortuna delle parti in causa alcuna ripercussione sul risultato finale.

Siamo al 93′ del confronto del Parco dei Principi tra Paris Saint-Germain e Strasburgo: il risultato è ancora inchiodato sull’1-1 e gli uomini di Galtier sono in forcing per trovare la rete che varrebbe loro il successo. Al 93′, Mbappè viene nettamente atterrato nell’area di rigore avversaria: l’arbitro del match, l’internazionale Clement Turpin, fischia il penalty a favore del fuoriclasse transalpino non assegnando il vantaggio ai parigini e non accorgendosi quindi che, nel frattempo, Marquinhos era stato in grado di trovare la rete del 2-1.

Dopo le veementi proteste dei Campioni di Francia in carica, dagli undici metri si presenta proprio l’ex Monaco che, con una freddezza glaciale, tramuta in rete la massima punizione, consentendo ai suoi di vincere comunque la gara e al distratto direttore di gara di tirare un profondissimo sospiro di sollievo.

Sacchi-Acerbi (Monza-Inter, 2023)


Arriviamo, come già raccontato, al tanto discusso Monza-Inter di nemmeno 48 ore fa. La Beneamata, in vantaggio per 2-1 all’U-Power Stadium, trova la rete del tris con un colpo di testa di Acerbi che chiuderebbe potenzialmente la gara all’81’, se non fosse per un fischio del Sig. Sacchi il quale, vedendo una presunta irregolarità in mischia di Gagliardini su Pablo Mari, fischia fallo a favore dei brianzoli qualche istante prima che la sfera finisca alle spalle di Di Gregorio.

Il centrocampista nerazzurro, in realtà, non commette alcuna infrazione nei confronti dello spagnolo, presumibilmente finito a terra dopo un contatto con un proprio compagno di squadra, Izzo. Il fischio di Sacchi, però, giungendo prima che il pallone oltrepassi la linea di porta, impedisce al VAR di poter intervenire per correggere il frettoloso fischio del direttore di gara marchigiano. Un po’ come successo nel suddetto Milan-Spezia, è poi il Monza a trovare la rete del 2-2, ingigantendo un errore già di per sé più che marchiano.


A fine gara arriveranno le scuse dell’arbitro, ma ormai è troppo tardi…

 

 

 

 

 

 

By Nicola Cosentino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post correlati