⚪⚫ La Juventus ed i 4 aumenti di capitale in 15 anni: la cronistoria tra errori e dettagli

Il tema dell’aumento di capitale nel calcio è da sempre delicato e, ciclicamente, torna alla ribalta delle cronache. Il giornalista Giovanni Armanini, sul suo canale YouTube, ha spiegato l’ultimo aumento di capitale della Juventus.

L’aumento di capitale ed il Fair Play Finanziario

Da un punto di vista economico il capitale sociale è vitale per le aziende. Nel calcio il tema dell’aumento di capitale, come spesso accade, ha una sua storia ed una sua vicenda che merita di essere accennata. Il capitale sociale è l’ammontare di tutti i versamenti e conferimenti dei soci, per sciorinare un po’ di nozioni basiche.

L’aumento di capitale è quando durante la vita di un’impresa, per svariate ragioni, c’è bisogno di nuovo capitale e ciò può accadere quando c’è una crisi ma anche quando si vuole immettere nuovo capitale per delle prospettive interessanti. È uno strumento che ha durata illimitata e non ha vincolo di restituzione.

Nel calcio, nella storia del calcio, questo metodo era abbastanza ricorrente: quasi tutte le stagioni i club attivavano ciò per coprire le perdite ed andare avanti nelle attività. L’attività sportiva non era vista come direttamente remunerativa ma vista come un qualcosa che portasse vantaggi di tipo indiretto come politici o di prestigio. La UEFA, col Fair Play Finanziario, ha voluto frenare la tendenza entrando in una nuova era affermando che il calcio dovesse reggersi coi propri ricavi interni.

La UEFA non può impedire gli aumenti di capitale ma ha provato a porre un limite. Tantissime società hanno sempre fatto così

Negli ultimi 15 anni la Juventus ha aumentato 4 volte il Capitale: non è sistematico ma meglio ultimi 5 anni è accaduto qualcosa di significativo.

Alla fine di marzo c’è stato un aumento di capitale di 200 milioni  di euro, ricollocando una serie di azioni e piazzando la prima volta sottoscritta da Exor, ossia il gruppo che controlla la Juve versando 127 milioni ed immediatamente ha messo in sicurezza impegnandosi a sottoscrivere anche tutto il resto. La quota è poi andata sul mercato e gli azionisti potevano decidere di sottoscrivere l’aumento di capitale o meno. Il prezzo è stato di 1,582 Euro per nuova azione con sconto 31,87% rispetto al prezzo teorico di borsa. Risultato? La Juve ha incassato i 200 milioni e l’operazione è andata a buon fine. Significa che in casa Juventus si crede nel piano del lungo periodo di Exor che possa tornare alla crescita entro il 2026/2027.

Come sono stati spesi i 200 milioni?

I 127 milioni messi da Exor vanno a coprire i flussi di cassa negativi; il resto va a finanziare il fabbisogno finanziario totale del gruppo dei 12 mesi successivi, ossia 48 milioni e 21 milioni restanti per ridurre l’indebitamento.

Negli ultimi 15 anni Exor ha sottoscritto 650 milioni di euro totali di aumento di capitale e 150 milioni immessi dal proprietario: 72 nel 11/12; 191 nel 19/20; 255 nel 21/22 e 127 nel 23/24. Spicca soprattutto quanto accaduto negli ultimi 5 anni. 

Il giornalista Giovanni Armanini, spiega nel video, trova il momento di rottura nel momento della cessione di Pogba tra la gestione precedente e quella successiva: “Non ho mai creduto che la cessione fosse dovuta e doverosa e gli aumenti di capitale lo dimostrano che si poteva fare diversamente. Mi resta la convinzione che si potesse fare diversamente e la vicenda ha rovinato la carriera a Pogba ed ha portato la Juve in un momento negativo, non nell’immediato ma subito dopo”.

Il momento della cessione di Pogba, dunque, è vista come l’inizio degli errori. L’acquisto di Cristiano Ronaldo, inoltre, ha portato problemi ed ha avuto un risultato sportivo incontestabile ma economico discutibile. Semplificare dando la colpa al covid è tendenzialmente sbagliato. Quando la Juventus ha fatto determinate scelte in tema di plusvalenze è entrata dentro ad una dinamica che ha rovinato la programmazione tecnico-tattica di una squadra che aveva un gap incredibile.

È fondamentale che le società abbiano alle loro spalle una solidità economico-finanziaria.

By Alessio D'Errico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Post correlati