😞 Ballardini: “Dispiaciuto per la retrocessione, ma ho avuto poco tempo. Non abbiamo sopperito all’assenza di Berardi”

Davide Ballardini, tecnico del già retrocesso Sassuolo, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Lazio in programma domani all’Olimpico. Ecco quanto ripreso da TMW:

“Grazie a Carnevali e alla proprietà. Ai collaboratori che abbiamo trovato qui che sono straordinariamente validi, mi dispiace ma ci fermiamo qua perché non serve dire altro”.

Cosa le lascia questa esperienza?
“Mi lascia tante buone cose perché come ho detto sempre la proprietà, i dirigenti, abbiamo incontrato persone serie e capaci. Il piacere c’è per questo ma è altrettanto il dispiacere per non aver ottenuto un risultato che potevi raggiungere, dall’altra c’è anche il fatto che a noi non è mai capitato di arrivare a 12 partite dalla fine, il tempo è davvero poco, due mesi e mezzo, per muoversi sono pochi”.

Cosa è mancato?
“Io non ero qua ma tanti piccoli episodi ti portano a dire ‘porco giuda questo è un anno difficile’. Noi siamo arrivati due giorni prima del Verona, una gara poi che era in controllo e se c’era una squadra che meritava era il Sassuolo, e in una situazione dove potevi fare gol tu si è fatto male il tuo giocatore più rappresentativo e lì si capisce che le difficoltà poi erano tanti”.

La squadra è mancata dal punto di vista mentale?
“Questo è così, un’altra cosa che pensavi di non venire mai coinvolto in una situazione così delicata perché l’ambiente, la rosa, le aspettative, tu pensavi di tirarti su perché credevi di avere delle qualità superiori che ti permettevano di venire fuori da una situazione complicata, cosa che non è successa. Un po’ l’ambiente dove non ci sono così tante pressioni, quella spinta, quelle motivazioni che ti danno certi ambienti e ti sei trascinato, tutto questo non ha fatto bene a nessuno”.

Quanto un singolo, come nel caso di Berardi, può spostare?
“Ricordo che con Diamanti il Bologna era salvo e poi quando fu ceduto a febbraio il Bologna ebbe delle grosse difficoltà. Una volta perso il giocatore più rappresentativo bisognava metterci qualcosa in più tutti noi e non siamo riusciti a sopperire a questo, anche se un giocatore seppur bravo che sia non è che da solo ti fa vincere le partite, anche se e sottolineo anche questo mi pare d’aver capito, di aver sentito da voi, che il Sassuolo senza Berardi non aveva mai vinto una partita”.

La Lazio, il suo passato parla per lei. Che ricordi ha? Quali motivazioni può dare alla squadra?
“Intanto noi abbiamo il dovere e vogliamo fare una partita dignitosa altrimenti è una mancanza di rispetto per tutti, a partire da noi, per il lavoro che facciamo, per la società, quindi abbiamo il dovere, vogliamo fare una buona partita perché è giusto così, le motivazioni sono tante. Alla Lazio in quel periodo c’era tanta confusione, 16 giocatori fuori rosa, liti, contratti, era una situazione molto complicata da affrontare, tant’è che poi dopo quell’anno cambiarono 15-16 giocatori mi pare andarono via”.

Lista infortunati?
“Berardi e Castillejo infortunati, Consigli ha la febbre e oggi non si è allenato”.

La Lazio di Tudor?
“Hanno una rosa altamente competitiva, una squadra con grandi qualità fisiche e tecniche, hanno messo nel loro modo di fare le partite più aggressività e fisicità, ricercano sempre l’uno contro uno, ti vengono ad aggredire, ha un impatto molto più fisico rispetto a prima dove erano più bravi a coprire il campo rispetto alla palla, in quest’ultimo periodo sono bravi in questo ma soprattutto vanno uomo contro uomo”.

Consigli, Ferrari potrebbero lasciare. Darà loro un ultimo saluto o magari darà più spazio alle seconde linee come Cragno o Pegolo?
“Dovremo valutare la situazione di Consigli. Presenteremo una formazione che crediamo sia competitiva, poi penso che sia giusto considerare Ferrari, Obiang, Consigli, quelli che hanno più esperienza qui, e si considerano anche i ragazzi che hanno giocato meno, faremo quella valutazione lì, sia l’una che l’altra”.

A gennaio la squadra non è stata rinforzata a dovere, è andata male. Grazie per averci provato.
“Noi crediamo come staff tecnico, sappiamo dove eventualmente potevamo fare meglio. Il tempo era poco, il tempo di una preparazione estiva e a settembre poi sei pronto. Noi sappiamo dove potevamo fare un po’ meglio di quello che è stato fatto, è chiaro che ce l’abbiamo messa tutta, dove noi volevamo incidere nella solidità, nella personalità, lì volevamo incidere maggiormente, è successo ma è successo poco rispetto a quello che pensavamo noi”.

C’è qualcosa che si rimprovera?
“Non tanto rimprovera perché l’impegno ce l’abbiamo messo tutto. Il fatto di Berardi ha inciso molto, il fatto delle 12 partite, quindi dei due mesi e mezzo ha inciso quindi vuol dire poco tempo ma nel poco tempo volevamo costruire una squadra più solida, meno fragile di quella che si è vista, questo è il nostro più grande rammarico”.

By Nicola Cosentino

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