⚪ Bellingham: “L’infortunio mi ha cambiato. Come battere il City? Ci vuole coraggio ed identità”

Il centrocampista del Real Madrid Jude Bellingham ha presentato, in conferenza stampa, la partita di domani che sarà all’Etihad contro il Manchester City. Di seguito le sue parole riportate da Tuttomercatoweb:

“Sono un po’ più nervoso per dover parlare qui che per la partita (ride, ndr). Sono molto emozionato comunque, non vedo l’ora di scendere in campo”.

Per l’opinione pubblica siete favoriti.
“Bisogna capire che questa è l’impressione da fuori, io invece non scommetto mai quindi non so dirti. Quello che so è che siamo il Real Madrid. È più una chiacchiera esterna la cosa che siamo favoriti”.

Cosa pensa degli insulti razzisti?
“Nelle partite in trasferta siamo quasi abituati a questo, ma dobbiamo fare di più. Non dovrebbe succedere e chi ha potere dovrebbe fare di più. Negli ultimi anni il modo di giocare di Vinicius è cambiato. Dobbiamo fare di più per sostenere questi giocatori. Nessuno merita questo tipo di abuso. Dobbiamo fare appello a chi comanda e aspettare che chi deve prendersi cura di te lo faccia”.

Dopo l’espulsione la sua media gol è crollata.
“Penso di aver iniziato molto bene e penso che quello che mi uccide il ritmo sia l’infortunio che ho avuto. Ho superato il dolore alla caviglia, ho giocato contro il Valencia, ho segnato e sono stato espulso. Il mio ritmo mi ha condizionato e negli ultimi mesi il mio ruolo nella squadra è cambiato un po’, ma sono fiducioso e non disdegno le critiche”.

Come si è adattato al Real Madrid?
“Mi sento grato ogni volta che indosso lo stemma dei Blancos e non mi stancherò mai. Ho giocato per il Dortmund per quattro anni, è diverso, ma si impara molto. Forse non avrei avuto così tante opportunità lì. Penso di aver preso buone decisioni grazie ai miei genitori”.

La preoccupa il fatto di non segnare da un po’?
“Penso che ciò che mi crea ansia non è non segnare, ma non vincere. Voglio aggiungere competenze diverse, ma penso di poter aiutare di più la squadra in altri aspetti. Dico la verità, non sono uno che si pone obiettivi, volevo iniziare con un solo gol e ora ne ho 20”.

Come immagina la partita di domani?
“Spero che la squadra vinca, questa è la priorità. E il resto è secondario. Che il muro giochi bene e se riesco a brillare, meraviglioso. Penso ad avere un impatto sulla squadra, aiutare sia in attacco che in difesa sarà molto dura, ma siamo una grande squadra, siamo preparati e dobbiamo dimostrarlo”.

La dura sconfitta dell’anno scorso: “Ho parlato con alcuni ragazzi. A loro ha toccato molto. Anch’io ho avuto sconfitte pesanti. Bisogna capire che è una partita nuova. Non si inizia sotto 4-0. Sono tutte professionale e abbiamo fiducia.”

Come battere il City: “Sapere che è imprevedibile. Puoi pensare a una partita e poi l’altra sbaglia. Dobbiamo difendere e lavorare di squadra. Dobbiamo essere coraggiosi. Dobbiamo adattarci ed essere fedeli a chi siamo”.

Cambio di ruolo e posizione in cui si sente più a suo agio: “Ci sono stati infortuni, adattamenti a squadre diverse, cambi nell’allenatore, ecc. Ho dimostrato che posso giocare in diverse posizioni. Non si tratta di scegliere, ma di divertirsi”. 

Il ruolo di Ancelotti nel suo adattamento: “Sarebbe giusto dire che è lui che mi ha dato la prestazione migliore. Mi riempie di fiducia ogni giorno, ti fa sentire a tuo agio. Mi ha aiutato tanto e mi ha fatto credere che posso essere ancora migliore di quello che sono. Grazie a lui i miei esordi nel club sono stati positivi”.

Influenza sulla squadra: “Ho parlato con tante squadre del Dortmund e la mia famiglia mi ha aiutato molto perché era difficile elaborare le informazioni. Una volta che il Real Madrid mi ha chiamato non potevo più pensarci due volte. Per quanto mi riguarda, è una questione di squadra. Posso dire che è lo staff tecnico, chi ci vede, i tifosi, tutti ti fanno sentire a tuo agio. Sono molto grato per l’accoglienza”.

Collegamento con Vini e Rodrygo: “In generale abbiamo un ottimo rapporto con tutti. Con loro due quando siamo al meglio ci facilita il lavoro. Sono molto umili e grandi lavoratori. Speriamo di uscire come questo e portare quella prestazione per la partita di domani”.

By Andrea Baccellieri

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