🔎 Berardi lascia il Sassuolo? Ecco la destinazione ideale per l’atteso grande salto

Mai come in questa sessione estiva Domenico Berardi ha esplicitamente fatto intendere di essere pronto a lasciare il Sassuolo per confrontarsi con nuove sfide. Il capitano neroverde, che al club emiliano ha dedicato di fatto la propria intera carriera, è in attesa di un’offerta che con la piena maturità dei 29 anni raggiunti gli faccia desiderare mettersi alla prova. Una macchia come il gol sbagliato contro la Macedonia negli spareggi per i Mondiali, del resto, sarà cancellabile al 100% solo con una sfida che ne dimostri la personalità e che derubrichi quel momento a mero per quanto gravissimo errore.

La politica dell’AD Giovanni Carnevali sarà la solita. L’ala destra non sarà obbligata a rimanere, ma nonostante la stima e il rispetto per l’eventuale scelta di carriera non sarà svenduta. Servono soldi importanti per convincere la società a sancire l’epilogo di un’esperienza trionfale. Il ragazzo di Cariati ha messo a segno 140 gol, di cui 113 in Serie A, col Sassuolo risultando il simbolo più visibile della scalata dalla all’Europa League compiuta dal club. I suoi numeri eccezionali non possono oscurare una discontinuità di fondo attutita ma mai del tutto risolta e un carattere che tende a risultare poco gestibile nei frangenti più delicati, tuttavia restano pressoché irraggiungibili per qualsiasi altro attaccante esterno del campionato e per questo fanno inevitabilmente gola.

Allo stato attuale, in realtà, Berardi non ha molte scelte per il proprio futuro. Il Milan ha chiuso la batteria di destra, l’Inter è ormai settata su un 3-5-2 in cui mai avrebbe spazio, la Lazio ha scelto Gustav Isaksen. Resta il Napoli, se salutasse Hirving Lozano, e la Juventus, ma probabilmente solo in caso di partenza last minute di Federico Chiesa. Occhio anche alla situazione Fiorentina: la Viola sta dimostrando di voler spendere e al momento il Brentford ha fatto una ricca proposta per Nico Gonzalez. Con l’addio dell’argentino, il classe 1994 diverrebbe una soluzione rapida e dalla resa assicurata.

La squadra detentrice dello Scudetto e quella più titolata d’Italia costituiscono traguardi prestigiosissimi per il percorso di Domenico Berardi, ma non è assicurato che gli diano esattamente ciò che cerca. La titolarità sarebbe tutt’altro che scontata e le pressioni tantissime. Vero è che le motivazioni sarebbero clamorose, ma se le cose non girassero favorevolmente potrebbe esserci sul medio periodo più di qualche complicazione. La Fiorentina rappresenta invece il perfetto step intermedio: un club ambizioso, che punta in modo chiarissimo all’Europa ma non ha le stesse aspettative e pretese. Un contesto in cui nessuno avrebbe gli strumenti per contestarne la titolarità e in cui potrebbe ambientarsi con calma prima e performare incontrastato dopo. Per quanto analizzato sin qui, la soluzione ideale e l’isola felice.

By Emanuele Garbato

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