Cristiano Biraghi, terzino sinistro e capitano della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista sulle colonne del Corriere dello Sport togliendosi più di qualche sassolino dalla scarpa dopo le frequenti critiche ricevute negli ultimi mesi. Queste – riportate da Sos Fanta – le sue dichiarazioni:
“Sto vivendo questa fase della carriera in modo sereno, concentrato sugli obiettivi che possiamo ancora centrare. Sono in una fase “di mezzo”, o almeno spero. Vorrebbe dire che ancora ho davanti tanti anni da passare qui. Fase migliore? Diciamo un buon momento, si può sempre migliorare. Ma già lo scorso anno abbiamo raggiunto un traguardo importante tornando in Europa. Adesso c’è la possibilità di fare ancora meglio”.
MIGLIOR CROSSATORE IN A – “Sono contento perché per me parlano i numeri, non le chiacchiere. Quando eccelli in una statistica è un motivo d’orgoglio. Vuol dire che almeno in qualcosa riesco ad esprimermi al meglio”.
7 VITTORIE DI FILA – “Forse qualche ragazzo nuovo può aver sofferto qualche parola di troppo ma è bene capire subito che Firenze è una piazza esigente. Le critiche devono essere vissute come motivo d’orgoglio. È palese che il parafulmine della Fiorentina sia io. Mi va bene, se sono ancora qua è perché ho accettato questo status. Nel momento che non vorrò più subire critiche, ma difficilmente accadrà per il carattere che ho, lascerò da una parte la borsa e andrò a casa”.
CRITICHE – “Vorrei chiedere a chi mi critica il motivo per cui lo fa. So già che mi darebbe una risposta superficiale, perché non mi conosce. Spesso mi dipingono come scorbutico: ma come fai a giudicarmi se non sai chi sono davvero? Per fortuna a Firenze ho incontrato tante persone che si sono ricredute su di me. La cosa più importante è avere la stima di mister e compagni. Se dovessi perderla, inizierò a farmi due domande”.