Dani Carvajal, terzino del Real Madrid e della Nazionale spagnola, è intervenuto a Onda Cero per commentare quanto accaduto tra Luis Rubiales e la calciatrice Jennifer Hermoso (la Roja, è bene ricordarlo, pochi giorni fa ha diramato un comunicato per sostenere, come andava fatto, la collega). Ecco quanto raccolto da Marca: “Abbiamo rilasciato congiuntamente il comunicato per chiarire fin dall’inizio e concentrarci esclusivamente sullo sport nel gioco della Georgia. Tutti abbiamo preparato il comunicato perché era ciò che sentivamo di fare.
Detto ciò, ognuno esprime le proprie opinioni ed io sono una persona riservata, dunque non esprimo le mie. Non penso che il calciatore che non ha parlato della vicenda sia da condannare. Alla fine ognuno può decidere, pensare, fare ciò che ritiene opportuno. Ma è vero che la questione è diventata così politicizzata che si ha paura, si ha paura di esprimere la propria opinione, si ha paura di dire qualcosa che potrebbe essere sbagliato o che potrebbe essere interpretato in modo errato. E penso che sia per questo che la stragrande maggioranza dei calciatori spagnoli non ha parlato.
Siamo d’accordo che un presidente di una federazione non può tenere questo tipo di comportamento e lui stesso ammette di aver sbagliato. Sono gesti sfortunati in cui sbaglia ed è quello che tutti crediamo.
Noi nella dichiarazione ammettiamo che il comportamento del presidente non è appropriato, ma alla fine ci sono persone giuridiche che stanno valutando se Jenniffer sia davvero vittima di qualcosa in corso di elaborazione. Alla fine rimaniamo in disparte. Vi ho già detto che ci sono persone che devono decidere se c’è un colpevole o una vittima. Ebbene, si saprà. Quindi non possiamo nemmeno prendere posizione o condannare a priori l’uno o l’altro partito senza sapere veramente cosa è successo, cosa è stato stipulato, perché ad oggi nemmeno Jennifer ha sporto denuncia”.
