💪🏻 Cioffi: “Deulofeu ce la farà a tornare. Pereyra? Recupera per la Salernitana”

Gabriele Cioffi, allenatore dell’Udinese, ha parlato alla vigilia del match contro il Genoa.

Queste le dichiarazioni, raccolte da TMW:

Domani trasferta difficile contro il Genoa, ci si aspetta però miglioramenti nell’atteggiamento della squadra. Però devono migliorare anche alcuni singoli? Samardzic e Lucca non mi sono piaciuti, poi c’è stata la storia di Success con il Monza dove non ha voluto entrare:
“Sono d’accordo, pretendiamo di più nonostante l’andamento dei risultati sia positivo, pretendiamo di più perché sappiamo di avere un potenziale più grande. Per quanto riguarda Lucca quando sai dell’importanza della gara e hai 200 gare in A reagisci in un modo, ha provato un po’ di frustrazione perché non riusciva a incidere, ma mi aspetto una bella partita contro il Genoa. Ho chiesto a Success se se la sentiva di entrare, non se l’è sentita perché ha avuto un problema al flessore. Però è sbagliato prendere a capro espiatorio un singolo, siamo consapevoli di poter crescere tutti”.

Come sta Pereyra, quanta autonomia ha?

“Lo recuperiamo per la Salernitana, lo vedo quinto, mezzala, seconda punta, punta, play e anche portiere. Vedo un giocatore che voglio in campo”.

La scelta di fa subentrare Ebosele sulla catena mancina:

“Secondo me Festy è un giocatore dal grande potenziale, che però tante volte quando gioca a destra va a infognarsi da solo se non trova lo spazio. L’ho messo quindi sul lato sinistro perchè ha un bel cross di mancino e se non trova sbocchi può dare palla con il destro. Volevo poi portare fuori Augello con il palleggio. Kamara intanto è recuperato”.

Un po’ limitante essere definiti sempre come squadra fisica?

“Può essere un po’ limitante, ma va preso quanto di buono c’è nelle parole altrui. Essere fisici non vuol dire non giocare a calcio. Se andiamo a vedere la gara con il Sassuolo o con il Monza abbiamo giocato,

TMW – Un commento alle parole di Deulofeu?
“Sono molto vicino a Gerard e continuerò ad esserlo perché è una persona speciale, nella mia prima avventura da tecnico è stato un elemento trascinante. Lo chiamo, gli devo ancora la famosa pizza che avevamo scommesso (ride ndr). Campione si era, campioni si resta, l’infortunio avrà dura ad avere la meglio, è ragazzo intelligente e motivato, ne parleremo tra tre quattro anni per un suo ritiro”.

By Emanuele Garbato

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