Con l’ingresso nel 2023, la gestione della Fiorentina di Rocco Commisso è entrata nel suo quarto anno di vita e, dal fatidico 2019, anno del suo avvento, cose ne sono avvenute eccome in quel di Firenze. L’imprenditore italiano, divenuto successivamente statunitense d’adozione, dopo un lungo pellegrinaggio che lo ha visto affermarsi come uomo d’affari nel mondo, ha deciso di far ritorno in madrepatria per investire nel mondo del calcio. Investimenti che, come da lui stesso affermato in una delle ultime uscite, ammontano adesso a 400 milioni di euro circa. Adesso proveremo a fare una sintetica ricostruzione di tali investimenti, per cercare di capire in quale direzione il presidente ha deciso di spingere la Viola.
Ecco come sono stati spesi i fatidici 400 milioni invocati da Commisso
Rocco Commisso ha messo piede nel grande calcio per la prima volta proprio nel 2019, dopo l’acquisto della Viola. L’impatto è stato fin da subito entusiasmante e ha offerto alla critica un’immagine importante dell’imprenditore. Gli argomenti affrontati e le battaglie portate avanti dallo stesso sono state importanti per comprendere a pieno la sua figura, i modi e i tempi utilizzati sono invece valsi a comprenderne l’esuberanza.
In una delle ultime uscite il presidente ha affermato di come, entrando nel suo quarto anni di presidenza, gli investimenti effettuati per la Fiorentina salgono a quota 400 milioni. Una cifra non banale. E’ interessante adesso capire come sono state spese queste risorse.
La prima fetta di risorse, la più rilevante, riguarda quella investita per rilevare il club dalla vecchia proprietà Della Valle. Al netto di tutto, la somma pare aggirarsi sui 170 milioni di euro che l’italo-americano avrebbe versato nelle casse dell’ex patron.
La seconda fetta, quella su cui lo stesso ha fin da subito detto di voler investire, riguarda i centri sportivi. In particolar modo parliamo del Viola Park. Fin dal suo arrivo a Firenze il patron si è lamentato di come le strutture d’allenamento in Italia fossero poco sviluppate e non conforme alle necessità che le squadre adesso manifestano per affermarsi fuori dal confine nazionale. Paragonando l’arretratezza italica con l’evoluzione nei metodi di lavoro del mondo USA. Nel tanto desiderato Viola Park sono state investite risorse per circa 110 milioni di euro. Grosso investimento dettato da un nuovo modo di far calcio e volto a promuovere l’ottenimento di risultati attraverso certe condizioni solide e raggiungibili a lungo termine. La struttura potrà infatti contare su 13 campi da allenamento e vedrà tutte le squadre della Fiorentina lavorare all’interno di essa.
Questa mattina il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha visitato il Viola Park 💜⚜️#forzaviola #fiorentina #violapark pic.twitter.com/L0X0LdiIty
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) February 20, 2023
La restante parte, di circa 120 milioni di euro, sono risorse spese per la gestione ordinaria della società, sia sotto l’aspetto sportivo che burocratico.
Vi starete chiedendo perché nelle tematiche prima citate non vi sia riferimento alcuno al calciomercato. Ebbene, nota di merito, la Fiorentina nel corso di questi quattro anni ha sempre saputo autofinanziarsi il mercato bilanciando egregiamente le entrate e le uscite. Dopo l’ultima sessione invernale chiusasi da poco più di un mese ormai, la Viola ha spesso 200 milioni di euro circa in quattro anni per i trasferimenti in entrata, mettendone a referto 210 da quelli in uscita. Facendo dunque registrare una plusvalenza per circa 10 milioni di euro.