Antonio Conte, tecnico del Tottenham, è letteralmente esploso al termine del match odierno pareggiato 3-3 dagli Spurs al “St. Mary’s Stadium” contro il Southampton, clamorosamente in grado di rimontare i londinesi con due reti negli ultimi minuti della gara.
Il trainer salentino si è pesantemente scagliato nei confronti dei propri calciatori, rei di pensare solo a sé stessi e non al bene della squadra.
🚨 Antonio Conte: “We are not a team. We are eleven players that go into the pitch. I see selfish players, players that don’t want to help each other and don’t put their heart”. ⚪️ #THFC
“Until now I try to hide the situation but now, not anymore”. pic.twitter.com/KsQQGFaGIZ
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 18, 2023
“L’incertezza sul mio futuro condiziona i calciatori? Scuse, scuse, scuse. Cercare di proteggerli ogni volta. Bah. Andiamo, siamo professionisti. Il club ci paga un sacco di soldi, i giocatori ricevono i soldi, io ricevo i soldi. Non per trovare scuse. Non siamo una squadra ma solo undici giocatori che scendono in campo. Vedo giocatori egoisti che non vogliono aiutarsi l’uno con l’altro e non ci mettono il cuore”.
“Sono abituati qui. A non giocare per qualcosa di importante. Non vogliono giocare sotto pressione, sotto stress. Questa è la storia del Tottenham. Vent’anni di proprietà e non hanno vinto niente. Perché? Finora ho provato a nascondere la situazione. Per cosa possiamo combattere in questo periodo, con questa mentalità, questo impegno? Per cosa? Il 7°-8° posto? La colpa è solo del club o di ogni allenatore che è stato qui. Ho visto gli allenatori che ha avuto il Tottenham in panchina fin qui. Se vogliono continuare così, possono anche cambiare l’allenatore, tanti allenatori, ma la situazione non può cambiare. Credetemi”.