Oltre le statistiche: il peso di Courtois nella Champions vinta dal Real

COURTOIS REAL CHAMPIONS – I record fatti registrare da Thibaut Courtois in finale di Champions League sono stati talmente tanti da far correre il rischio che i numeri prevarichino la prestazione stessa. 9 parate in una gara, 2,5 expected goals negati al Liverpool sono dati clamorosi per l’MVP dell’atto conclusivo della massima competizione europea. La difficoltà degli interventi decisivi, però, supera persino la fredda statistica. Se si eccettuano lo splendido intervento di braccio per negare il pari a Salah che calciava da posizione ravvicinata con grande violenza (forse il più spettacolare) e la chiusura dello specchio sempre sull’egiziano dopo la sponda di Jota, le altre 3 parate chiave sono state effettuate su tentativi di contropiede. Dimostrazione di reattività assoluta, di totale concentrazione sulla partita e di un’immediatezza che raramente è appartenuta a portieri di due metri.

L’altro lato della medaglia, molto trascurato, consiste nelle riflessioni sulla prestazione del Real Madrid. La squadra di Carlo Ancelotti non ha adottato un approccio guardingo e accorto per disinnescare i Reds. Nel corso della gara i Blancos sono stati irretiti da fraseggi negli ultimi 16 metri, penetrati centralmente, presi alle spalle da attacchi alla profondità, puntati e saltati dai rapidi attaccanti avversari e in qualche frangente anche sovrastati nel gioco aereo. Il rendimento monstre di Courtois, che ha toccato l’apice di una stagione europea irreale, ha coperto le tante falle e inquinato il giudizio sul piano-gara delle Merengues. L’importanza dell’estremo difensore va, però, oltre le sue meravigliose statistiche: in una notte in cui il Liverpool si è dimostrato superiore, lui ha dimostrato il peso che i campioni hanno nel gioco del calcio riscrivendo il copione della partita e regalando un trofeo dal sapore speciale alla sua squadra

By Redazione PianetaChampions

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