Charles De Ketelaere, trequartista del Milan, ha parlato a Het Laatste Nieuws. Ecco le sue parole raccolte da milannews.it: “Il CT ha detto che mi fa bene essere in Nazionale e staccare dal Milan? Sì, da una parte è vero ma non voglio vederlo in questo modo perché altrimenti può sembrare che non mi piace stare al Milan. E non è assolutamente il caso.
I primi mesi al Milan? Deludenti, anzi negativi. Sicuramente non erano le mie aspettative. Dopo un’ottima stagione con il Bruges e dopo il trasferimento al Milan, di cui non mi pento, avrei sperato di essere più importante di quello che sono stato finora. Ci sono tanti motivi. Uno è l’ambiente, un livello di calcio superiore, l’adattamento a tante cose. La vita fuori dal campo.
L’inizio con l’assist contro il Bologna? Stranamente non trovo che in quella partita le miei prestazioni siano state così superiori rispetto a quelle di un’altra partita dove mi hanno descritto come scarso, e questo soltanto per il fatto che ho fatto un assist nella partita del debutto. Comunque sia, io giudico le mie prestazione in una maniera diversa delle persone o dalla stampa. Cerco di guardare più il lato tecnico e cosi provo di migliorare la partita seguente.
Le critiche? Ammetto che in una maniera o nell’altra mi arrivano quei commenti ma non mi sono mai focalizzato sulle critiche. Al Bruges ne ho ricevute tante, sia positive che negative. Al Milan i commenti in principio erano positivi e poi sono diventati negativi. Non mi lascerò mai trascinare dalle critiche negative così come non mi monterò la testa se un giorno si capovolgerà la situazione in positivo. Tanti compagni di squadra mi hanno consigliato di non leggere i giornali quindi non ho neanche saputo di quel titolo ‘Il principe di San Siro’.
Di certo sento e apprezzo l’affetto e il sostegno dei miei compagni, ma non vorrei rimanere sempre in questa situazione: vorrei dimostrare che ho fame e che vivo per il calcio e per fare buone prestazioni. Non voglio che diventi un problema… Se dovessimo credere ai media sembra che ogni giorno arrivo a Milanello piangendo (ride, ndr).
Sto cambiando? Sì, è vero, credo che ultimamente sto curando il mio corpo di più in una maniera professionale. Prima e dopo gli allenamenti mi prendo più cura, più che ai tempi del Bruges e questo mi fa stare meglio. Faccio molta più palestra, sto attento al cibo. L’adattamento? Non vorrei far credere che questo sia il motivo delle miei prestazioni negative, credo che come già detto ci siano vari motivi“.