Dimarco: “Finale di Champions gara 🔝 della carriera. Non ce l’ho con Lukaku”

Il laterale mancino dell’Inter Federico Dimarco ha rilasciato un’intervista al magazine del Corriere della Sera.

Queste le parole, riprese da TMW:

“Scendere in campo per la squadra che tifi è una cosa bellissima, ma non è semplice. In questi 2 anni ho imparato molto anche da giocatori con più esperienza che sono andati via e ora cerco di far capire a chi è arrivato da poco cosa vuol dire giocare nell’Inter, cosa vuol dire giocare a San Siro e, soprattutto, cos’è l’interismo. Solo un interista lo può capire, non si può spiegare”.

Però può provarci.
“È un sentimento difficile da imparare, è qualcosa che spesso ti porti dentro fin da bambino, emozioni che vivi dagli spalti e che, nel mio caso, ritrovi in campo. È un fuoco che brucia dentro: non è meditato, viene in automatico”.

Gol più bello e partita più bella della carriera?
“Sul gol è troppo facile, penso che sappiate già la risposta. Finale di Supercoppa contro il Milan, era il 18 gennaio 2023, l’anno non poteva iniziare meglio. La gara più bella invece, anche se non è andata come doveva, è stata anche la più importante, la finale di Champions a Istanbul contro il City. La sera prima eravamo davvero tranquillissimi. Alzare la Coppa sarebbe ovviamente stata la ciliegina sulla torta, ma l’importante è stato l’orgoglio che abbiamo donato ai nostri tifosi. Abbiamo dato tutti in campo, ci davano per spacciati e invece il City quella vittoria se l’è dovuta sudare. E anche tanto”.

La stagione all’Hellas Verona è quella dove è migliorato di più?
“Ringrazierò sempre Juric perché mi ha dato la possibilità di impormi in pianta stabile in A, mi ha fatto crescere sia a livello mentale sia dal punto di vista fisico. Mi ha dato i consigli giusti quando ne avevo bisogno, mi ha aiutato a fare il passo più importante: tornare all’Inter da giocatore completo”.

Il suo post del 17 luglio su Instagram era diretto a Lukaku?
“In realtà no. Era per capire che i giocatori vanno e vengono. Sicuramente quelli che sono andati via hanno dato tantissimo, ma alla fine la cosa che resta è la maglia nerazzurra: l’Inter è davanti a tutto. Ogni giocatore che arriva, come ogni giocatore che era qua l’anno scorso, deve fare in modo di portare l’Inter in alto”.

By Emanuele Garbato

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