​🤔 Gasset: “Atalanta leggermente favorita. Scamacca forte, sarà da marcare stretto”

Jean-Louis Gasset, tecnico del Marsiglia, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del ritorno di Europa League in programma domani al Gewiss Stadium contro l’Atalanta. Ecco quanto ripreso da TMW:

“Per una volta siamo al completo, abbiamo rimesso in forma alcuni giocatori. Preparati per i rigori? Sì, ci siamo allenati anche su questo, come ha detto Veretout abbiamo studiato la gara d’andata, abbiamo fatto un’ottima gara, se avessimo aggiunto due-tre dettagli avremmo potuto vincere la partita. Siamo 1-1, domani sarà un’altra partita, in uno stadio difficile, la metteremo sul piano dei duelli individuali. Io non ho mai giocato una semifinale, per me è un grande traguardo”.

Il gruppo è uscito più forte dopo questa stagione complicata?
“Sì, il gruppo ha sicuramente sofferto, ha avuto degli alti e dei bassi, i giocatori sono consapevoli di ciò che hanno attraversato, sanno benissimo di poter giocare un match storico. Ci sono molti giocatori d’esperienza, sanno che questa opportunità non capita tutti i giorni”.

Avete avuto una settimana per lavorare, cosa ha detto ai giocatori?
“Dobbiamo pensare positivo, è stato impressionante vedere vincere l’Atalanta 3-0 a Liverpool, ma non siamo andati lontani dal fare la partita perfetta in casa. Ci è mancato qualcosa dal punto di vista tecnico, ma ci sono stati dei momenti in cui siamo riusciti ad essere più pericolosi di loro”.

Le possibilità di qualificarsi sono ancora al 50% per entrambe?
“Non sono un grande matematico, chiaramente una squadra che pareggia fuori è leggermente favorita. Ma come contro il Benfica siamo disposti a dare tutto per poter arrivare alla qualificazione. Il presidente è stato sempre al mio fianco, è sempre con noi, ha piena fiducia in noi, parla con i giocatori, è davvero molto presente. È passato tra tanti alti e bassi, anche lui vuole finire questa stagione nel migliore dei modi”.

Come si fa a fermare uno come Scamacca?
“Abbiamo fiducia nei nostri difensori, non dobbiamo lasciargli il minimo spazio, lui più degli altri perché è forte e alto, ha tante qualità. Dobbiamo marcarlo stretto, non dobbiamo lasciargli libertà”.

By Nicola Cosentino

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