❗️Gazzetta – Il Milan spreca, per lo scudetto si va verso lo scontro tra Inter e Juventus

La Gazzetta dello Sport, attraverso il proprio sito, ha analizzato la bagarre per il tricolore a seguito del pareggio maturato ieri tra Napoli e Milan: “

Al San Paolo vincono Inter e Juve. Sì, avete letto bene: il 2-2 tra Napoli e Milan aiuta soprattutto le prime due della classe. La corsa per lo scudetto è ancora lunga, mancano 28 turni, un’eternità, eppure prende sempre più i contorni del cosiddetto derby d’Italia. Il Milan si sblocca in attacco, ma esce dal Maradona con la certezza di aver buttato via un’enorme chance.

I rossoneri restano comunque agganciati al treno di testa perché i distacchi sono minimi, però mettono a nudo preoccupanti fragilità. Ma come? Ti va bene che, dopo essere rimasto a secco nelle tre uscite in Europa, riesci a piazzare l’uno-due nel giro di dieci minuti, poi dilapidi tanto ben di Dio e ti fai raggiungere… Pioli a volte ci mette anche del suo, ma a ragione non si dà pace di fronte a simili regali ai campioni d’Italia in carica. Kvaratskhelia e soci hanno mostrato una bella reazione, hanno persino rischiato di vincere allo scadere, ma si sono allontanati ancora di più dalla vetta. Vanno pian piano in dissolvenza, quasi si siano già rassegnati ad abdicare.

Il Napoli mostra che è ancora vivo, ma per difendere il titolo deve compiere un’impresa. Il pareggio con il Milan ha il suo notevole peso specifico, ma sembra ottenuto più di pancia e di cuore che di testa. Garcia ci prova, però dopo i vuoti d’aria dei mesi scorsi si vede che è depotenziato, ha meno presa sulla macchina. Il Milan non approfitta delle sbandate degli azzurri, non si aggiudica lo scontro diretto, rimugina sugli sprechi e paga.

Chi sorride e balla da sola è l’Inter, che fa il suo dovere. Nel senso che risponde allo scatto in alto della Juve e tiene a meno tre i vicini di casa. Inzaghi e i suoi mantengono le distanze sul podio del campionato, aiutati dal retropensiero di essere a un passo dalla qualificazione nel girone della Champions, che non è poco. L’incrocio con i grandi ex, Mourinho e Lukaku, si portava dietro un ingombrante carico di ricordi, belli e brutti. In certi frangenti si rischia di perdere di vista l’obiettivo principale: sarebbe una delle tipiche situazioni che permettono di appigliarsi al più vario assortimento di alibi. E invece non c’è stato bisogno di destabilizzare l’ex centravanti dell’ultimo scudetto con fischietti e altri strumenti: Lukaku triste, solitario e per niente final, ha giochicchiato una gara in totale anonimato, quasi non volesse farsi notare. Tanto, anzi poco rumore per nulla, con la prima conclusione della Roma dopo 66 minuti e con due palloni toccati nell’area nerazzurra. Una pochezza disarmante, con José squalificato in tribuna stampa che davanti alla propria porta ha parcheggiato il classico bus, doppio per lui che risiede a Londra.

L’Inter è al comando non per caso, ma perché mantiene una sua continuità di rendimento e di risultati, come ci si attende da una rosa che stavolta è più ricca di soluzioni rispetto alle dirette concorrenti. La capolista non è sempre brillante, ha faticato parecchio contro un’avversaria sì scorbutica, ma con una proposta di gioco e di qualità non all’altezza delle battistrada. I nerazzurri non si fanno mai sorprendere con la guardia bassa nemmeno con le seconde linee, distillano l’1-0 dopo una supremazia territoriale senza sosta. Il dato ancora più confortante per Inzaghi è la costante crescita di Thuram, figlio d’arte con buon curriculum, ma arrivato in Italia non certo con l’etichetta del killer d’area. Ora il francese ci prende gusto, punta di più la porta e si rivela decisivo. Avanti così, i rimpianti per il mancato ingaggio di Lukaku si azzereranno del tutto”.

By Redazione PianetaChampions

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