La Gazzetta dello Sport, attraverso il proprio sito, ha elogiato un’arma che l’Inter sta sfruttando in maniera certosina, ovvero i calci piazzati di Hakan Calhanoglu: “Il gioco è fermo, Calhanoglu sistema il pallone e gli avversari iniziano a tremare. Va così a ogni partita quando in campo c’è il turco, ovvero sempre: in Serie A, quest’anno, Hakan è partito titolare 17 volte su 17. Davanti alla difesa, a dirigere e anche lavorare in interdizione. Ma oltre a essere sempre più un centrocampista totale, Calha è un’arma preziosissima a gioco fermo: situazione che può indirizzare le partite, se non addirittura le stagioni. Come lui, in Europa, ce ne sono pochi: da quando è in Italia (stagione 2017/18) solamente Joshua Kimmich e Dani Parejo tengono il passo dell’ex Leverkusen per quanto riguarda il numero di assist da calcio piazzato.
Con la punizione per il colpo di testa vincente di Bisseck contro il Lecce, Calhanoglu si è portato a quota 24 assist in situazioni da fermo da quando è arrivato in Serie A. Stesso numero appunto di Kimmich e Parejo considerando i cinque principali campionati europei, nel periodo considerato. Con il Milan prima e con l’Inter adesso. Negli anni Hakan ha cambiato maglia, compagni, allenatori e anche ruolo, ma il filo conduttore della sua esperienza italiana sono appunto i calci piazzati: traiettorie velenose dalla bandierina, ma anche su punizione sia quando c’è da calciare in porta sia da posizioni in cui la palla va messa dentro, in area, per i saltatori.
Poi, certo, ci vogliono anche i compagni giusti: con un Bisseck da 196 centimetri è tutto più semplice, lo stesso si può dire per Acerbi, autore di un gol da angolo quest’anno su assist di Calhanoglu, contro il Bologna in campionato. Rete arrivata con uno schema ormai classico dell’Inter dalla bandierina, soprattutto da sinistra: palla forte del turco sul primo palo, a cercare la spizzata. Tanto che nella partita successiva a quella contro i rossoblù, sul campo del Torino (3-0 per i nerazzurri), la squadra di Inzaghi aveva replicato la formula vincente: angolo di Calha, colpo di testa per Acerbi e rete di Lautaro da pochi passi. Niente assist per il turco in quel caso, ma la sostanza non cambia: quando c’è un calcio piazzato e Hakan si sistema il pallone, per l’Inter si presenta una grande occasione. Calhanoglu non è secondo a nessuno quando c’è da fornire assist da fermo: un’arma, l’ennesima, a disposizione di Inzaghi nella corsa scudetto“.
