⚫️🔵 Gazzetta – Inter, Inzaghi tra rinnovo e le sirene da Liverpool: la situazione

La Gazzetta dello Sport, attraverso il proprio sito, ha parlato del futuro di Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter: “[…] Oggi Inzaghi è un top coach. Ci sono i top player e poi ci sono gli allenatori che aggiungono. Simone ha aggiunto e questa cosa l’hanno colta in tanti. In Inghilterra, ad esempio, è più di un sussurro il fatto che sia finito nella lista degli allenatori messi nel mirino per il dopo Klopp a Liverpool. È la logica del mercato, lo sa anche Inzaghi e la cosa mica gli dispiace. Ma lui a Milano sta bene e non è un modo di dire, sia per motivi familiari sia per ambizioni sportive: sa bene anche lui che il vantaggio accumulato rispetto alle altre in Italia non sarà facilmente colmabile, che l’Inter in termini di programmazione è decisamente avanti. Tanto per dire: in linea teorica, con gli acquisti di Taremi e Zielinski il mercato della prossima stagione potrebbe essere già finito prima di cominciare.

Vincere è bello, allora, continuare a farlo lo è ancora di più perché non sono tanti gli allenatori ad esser riusciti ad aprire un ciclo di successo in nerazzurro, lungo più di due stagioni: Herrera, Mancini, Bersellini e Trapattoni. Questo lo sanno anche i dirigenti, che non vedono problemi intorno a un rinnovo di contratto oltre la scadenza 2025. Non è questo il tempo, si andrà – come accaduto in passato – a fine stagione nell’interesse di tutti, anche dello stesso allenatore. L’idea è quella di proporre a Simone un rinnovo fino al 2026, magari con opzione fino al 2027, con immaginabile sensibile ritocco rispetto ai 5,5 milioni di euro di stipendio attuali.

Inzaghi sa di aver fatto il salto, lui e tutto il suo staff al quale non sono state risparmiate critiche feroci. Istanbul lo ha fatto crescere, perché gli ha indicato la via: giocatori tutti coinvolti, nessuno escluso, concedendo fiducia anche nei grandi appuntamenti. Lo spogliatoio ha apprezzato, spogliatoio depurato da due-tre figure ormai non più titolari e non più positive. Il “resto” sono state correzioni decisive: baricentro più alto, possesso palla, l’inserimento di Pavard, la scelta di puntare su Thuram fin dall’estate, un’occupazione degli spazi per certi versi rivoluzionaria, una gestione praticamente perfetta delle energie psicofisiche. Se ne sono accorti tutti […].

By Redazione PianetaChampions

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Post correlati