La Gazzetta dello Sport, attraverso la propria edizione odierna, ha tessuto le lodi dell’Inter di Simone Inzaghi: “Dopo il successo rotondeggiante a Cagliari, sono cresciute le categorie in cui l’Inter impone la sua legge per le strade d’Europa: dal numero di diversi marcatori a quello dei difensori andati a segno. Inzaghi ha messo su una cooperativa felice in cui tutti si divertono e tutti arrivano in porta. La posizione in campo è solo uno spazio da riempire, indipendentemente dall’occupante del momento che cambia in base all’azione: al 63’ della sfida alla Domus Arena il fermo immagine della tv fotografava una difesa a tre così organizzata — Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan –, mentre tutti i centrali davanti a Sommer erano in libera uscita, come capita spesso e volentieri. Non un’allucinazione collettiva, ma semplicemente “Inzaghismo” in purezza. L’Inter esercita il suo potere in tanti modi, ma tiene sempre in mano il telecomando del match: decide lei quando sgasare per prendersi la vittoria, decide lei quando gestire chiudendosi, decide lei quando dare la mazzata e arrotondare il successo come aCagliari. Senza sottovalutare che sono sempre i nerazzurri
a decidere quando congelare il possesso e non rischiare più […]“.
