La Gazzetta dello Sport, attraverso il proprio sito, ha commentato il momento della Juventus e posto l’accento sul futuro di Massimiliano Allegri: “[…] In un momento oltremodo difficile, in cui si respira sfiducia e piovono critiche da tifosi e media, oggi Allegri si gioca buona parte del suo futuro nell’andata di Coppa Italia contro la Lazio di Tudor che ha già battuto la Juve sabato sera. Rispetto alla partita di campionato Max recupererà Vlahovic al centro dell’attacco e questo cambia moltissimo, ma non tutto. Fanno effetto la fragilità difensiva e le crepe nel muro che aveva permesso alla Juve di restare attaccata all’Inter fino allo scontro diretto perso il 4 febbraio. La società nelle ultime settimane, ufficialmente e a microfoni spenti ha confermato la fiducia ad Allegri forte di un ultimo ricchissimo anno di contratto (18 milioni lordi), ma è chiaro che la sua permanenza l’anno prossimo sia legata all’ottenimento di un posto in Champions e, magari, ad una vittoria in Coppa Italia sulla carta alla portata visto che le altre tre semifinaliste sono tutte in classifica dietro i bianconeri. Ma se è chiaro che senza Champions sarebbe quasi improponibile la conferma del tecnico, sorge spontanea una domanda: conterà anche il come ci si arriverà?
Allegri ha detto in perfetto stile corto muso: “Arriveremo in Champions, non importa se all’ultima giornata”. Ma è davvero così visto l’ampio vantaggio che aveva la Juve? E ancora: è importante arrivarci piazzandosi tra le prime 4 o va bene anche la quinta posizione se il ranking ci regalerà un posto in più? Nel frattempo, come è giusto e normale che sia, Giuntoli, responsabile dell’area tecnica, si guarda intorno: nel caso la situazione precipitasse, crescono le quotazioni di Thiago Motta per la prossima stagione. A oggi sarebbe lui il primo della lista da presentare ad Elkann se il rapporto con Allegri si dovesse interrompere”.
