🔴⚫ Gazzetta – Milan, la ricetta di Pioli: 4️⃣ rimedi per dare la scossa

Il Milan, oramai totalmente immersa nelle difficoltà di una stagione che non riesce a diventare brillante, necessita fortemente di una scossa tattica ed emotiva. La Gazzetta dello Sport, attraverso il proprio sito, ha raccontato le intenzioni di Stefano Pioli per realizzare ciò: “Hanno visto il solito signore vestito di nero e di verde sulla scena del delitto. Era il 2014, era inverno, il Milan in crisi di Massimiliano Allegri camminava a metà classifica quando incontrò sulla sua strada il Sassuolo, che non segnava da 400 minuti. Finì 4-3 con quattro gol di Domenico Berardi che – dicevano tutti – al Sassuolo era di passaggio, pronto per giocare in una grande. Era il 2023, era inverno, il Milan in crisi di Stefano Pioli guardava in faccia il Sassuolo a San Siro e ci si specchiava: due squadre in crisi. Poteva andare in tutti i modi e il Sassuolo vinse 5-2 con un gol di Domenico Berardi, che non era andato da nessuna parte e aveva finito per diventare capitano del Sassuolo. Il 2023 non è finito e siamo ancora qui. Il Milan è in grande difficoltà e il Sassuolo peggio: un punto nelle ultime quattro. Per i milanisti che speravano di non vedere Berardi, c’è una brutta notizia: venerdì ha avuto la febbre ma alle 18 di sabato è atteso in campo.

Il momento Stefano Pioli vive un momento difficile, forse il più difficile: non è mai stato così vicino alla fine della sua vita rossonera. Il 23 dicembre le voci sull’esonero si sono rincorse e la società lo ha confermato, non prima di averci pensato un po’ su e aver parlato con alcuni dei giocatori più importanti. Il clima sul Milan, questo lo sanno tutti, è pesante: si passa dalle critiche al giustizialismo. Pioli ha passato il Natale in famiglia e ieri è tornato ad allenare la squadra. I pensieri ovviamente non gli mancano. Milan-Sassuolo è una partita delicata e il tempo per prepararla non manca, gli aspetti su cui lavorare nemmeno. Testa, tattica, ambiente: non sono giorni facili.

1. MOTIVARE I TOP – La gestione del gruppo è probabilmente il punto più importante. Il Milan a Salerno ha mostrato un pessimo atteggiamento, con un paio di giocatori più criticabili di altri per il linguaggio del corpo: Rafa Leao e Theo Hernandez. Theo è lontano, lontanissimo dalla sua versione migliore, Rafa è stato ancora il più pericoloso ma nel momento difficile non ha fatto nulla per prendere in mano la squadra. Anzi, per atteggiamento è stato più tendente alla polemica che alla giocata di cattiveria. Pioli deve cominciare da loro se vuole girare l’atteggiamento della squadra. Loftus-Cheek, probabilmente, li seguirebbe, uscendo dal suo brutto momento, il peggiore da quando ha preso casa a Milano.

2. PUNTARE SUI FEDELISSIMI – Quando l’atmosfera si scalda, gli allenatori spesso se la giocano con i loro uomini. Pioli qualche volta ha potuto farlo, altre no perché… i suoi uomini erano in tribuna con un paio di stampelle. La formazione di Milan-Sassuolo, questo è certo, comincerà dai giocatori su cui ha costruito il Milan 2023-24. Pulisic e Reijnders. Maignan e Calabria. Il simbolo però è Olivier Giroud. Oli G è il giocatore che ha risolto i problemi di Pioli una, due, tre volte. Il derby del 2022 è la partita icona ma ne nasconde molte altre. Milan-Salisburgo, Milan-Psg, Milan-Torino a febbraio, l’ultimo derby vinto a settembre 2022. Milan-Sassuolo sarà una partita aperta, un po’ folle, con tanti gol pronosticabili: Pioli sa già a chi chiederli.

3. LA NUOVA DIFESA – La tattica sarà materia dei prossimi giorni ma Pioli sa già di dover soprattutto organizzare una difesa mai vista. I titolari, Thiaw e Tomori, non ci saranno. Per la prima alternativa, Kalulu, prego ripassare da febbraio. La soluzione probabile è una coppia mai vista: Jan-Carlo Simic e Simon Kjaer. Il ragazzo e il veterano. Non si conoscono ma contro il Monza hanno giocato insieme 40 minuti senza prendere gol. Pioli ha buoni motivi per fidarsi. Kjaer non è certo al 100% ma può giocare – a Salerno era uscito per una pallonata in testa – e ha abbastanza esperienza per scrivere il manuale del perfetto centrale. Simic ha già dimostrato di avere la testa giusta, di vedere le opportunità, non i potenziali problemi. Non è detto non stiano bene insieme.

4. IL LAVORO – Chi sta vicino a Pioli dice che il mantra del suo momento è, più che mai, il lavoro. Dare il massimo e lavorare: nelle difficoltà, è la cosa migliore. Ha lavorato nelle (brevissime) vacanze di Natale, lavorerà anche oggi, cercando di tenere insieme la squadra e trovare la coordinazione per l’ennesimo salto mortale della sua vita milanista. Perché sì, Pioli sarà anche al momento più difficile ma è già stato in crisi col Milan. Ne è uscito sempre con una buona partita, una rimonta, una risposta d’orgoglio dalla squadra. Chi ha detto che non può riuscirci un’altra volta?“.

By Redazione PianetaChampions

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