🔴⚫️ Gazzetta – Milan, l’eliminazione dalla Champions League allontana la conferma di Pioli. Cosa potrà cambiare con Ibrahimovic?

La Gazzetta dello Sport, attraverso il proprio sito, ha commentato l’eliminazione dalla Champions League del Milan (che, è bene ricordarlo, ha limitato le lacrime grazie alla possibilità di giocare in Europa League): “Il Milan firma una impresa a metà, che lascia tanto amaro in bocca. La vittoria in rimonta in casa del Newcastle, dopo quella in casa col Psg, dimostra che per quanto difficile fosse il girone, il Milan poteva qualificarsi. E invece ad esultare sono il Borussia, primo, e i francesi, secondi: la partita se la sono giocata, anche dopo il vantaggio rossonero che – con il loro 1-1 – qualificava entrambe. Si lecca le ferite il Newcastle, seconda squadra inglese, dopo il Manchester United, a finire ultima e fuori anche dall’Europa League: un vero Premier-flop. Ma questi sono affari loro, che ai tifosi milanisti interessano zero. Il Milan aveva un solo risultato, l’ha ottenuto: sbagliando, creando, soffrendo. Il suo però alla fine l’ha fatto. Per piombare negli ottavi serviva anche la vittoria del Borussia: il destino non era nelle mani rossonere.

La qualificazione Pioli se l’è giocata prima, soprattutto nel pareggio a San Siro col Newcastle, una gara che il Milan poteva e doveva vincere. Chiude con due pareggi, due vittorie e due sconfitte, 5 gol fatti e 8 subiti. Il terzo posto permette al Milan di non abbandonare totalmente l’Europa, ma la delusione a fine gara di Pioli davanti ai microfoni era evidentissima: ha provato a dirlo che “l’Europa League è una competizione importante, che il Milan non ha mai vinto e…”, ma non è riuscito neanche a terminare la frase, toccandosi la pelata con la mano, con un gesto di amarezza. E forse vedeva già molto lontano. Non siamo ancora a metà stagione, è presto per i bilanci definitivi, ma questa eliminazione allontana maledettamente la sua conferma il prossimo anno. Anche vincere l’Europa League, comunque un trofeo internazionale, potrebbe non bastare.

A pesare è ovviamente il confronto con l’anno scorso, quando il Milan si giocò la semifinale con l’Inter. Ma anche il livello degli investimenti di questa estate. Non tutti azzeccati, il Milan però ha cambiato e speso tanto, acquistando tante facce nuove e, nonostante la cessione di Tonali, a detta di tutti si era rinforzato. Ma in questa Champions non si è visto: il girone era il più tosto però il Milan ha rincorso sempre. Non ha mai dato la sensazione di solidità, non si sono viste convinzione, identità e continuità. Un po’ quello che sta avvenendo in campionato.

Anche in Serie A il Milan è terzo, a 9 punti dall’Inter e 7 dalla Juve: non un divario irraggiungibile ma l’impressione data in tante gare (perse, pareggiare e perfino vinte) è che la squadra non abbia quella compattezza e costanza di prestazioni e risultati necessarie per immaginare una grande rimonta. Anche in questo caso l’obiettivo, importante ma minimo, di centrare la qualificazione alla prossima Champions, potrà salvare la faccia e il bilancio ma non parecchie teste dentro e fuori dal campo. Cardinale non è mai troppo comprensivo di fronte alle delusioni: chiedere a Maldini e Massara, che pure dalla loro avevano uno scudetto e una semifinale Champions. L’arrivo, con ruolo piuttosto vago, di Ibrahimovic in questa fase della stagione appare come un tentativo di smuovere le acque, tenere alta la tensione: ma cosa potrà cambiare Zlatan resta una domanda a cui è molto difficile dare una risposta”.

By Redazione PianetaChampions

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