❗️Gazzetta – Napoli, KO imbarazzante: persa ogni certezza, la cura Mazzarri non funziona

La Gazzetta dello Sport, attraverso il proprio sito, ha commentato il clamoroso KO per 4-0 patito ieri dal Napoli al Maradona contro il Frosinone: “‘Mio fratello è figlio unico perché è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone’, cantava Rino Gaetano molti anni fa. Nel frattempo il Frosinone ne ha fatta di strada, ieri sera ha eliminato il Napoli dalla Coppa Italia a casa sua, nello stadio dedicato a Maradona, con un 4-0 fantascientifico. Un k.o. tecnico e storico, destinato a rimanere nella memoria. Walter Mazzarri non può neppure aggrapparsi al turnover perché anche Eusebio Di Francesco lo ha praticato. Quanto a turnazioni, Napoli e Frosinone stavano più o meno alla pari. Anzi, tra gli azzurri tutto è precipitato nel momento in cui sono entrati Osimhen e Kvaratskhelia, Di Lorenzo e Lobotka, i pezzi grossi: una coincidenza sinistra. Il Napoli ha perso perché non ha attaccato né difeso abbastanza, prigioniero di una neutralità di gioco e di spirito. Si è afflosciato sulla propria indeterminatezza. Quale calcio gioca oggi il Napoli? Difficile stabilirlo. Neppure Mazzarri ha invertito la tendenza al ribasso cominciata con Rudi Garcia. La cura non funziona.

Il Mazzarri bis a Napoli è cominciato il 14 novembre, poco più di un mese fa. Trentasei giorni e sette partite tra Italia e Europa. Il bilancio è gelido: quattro sconfitte e tre vittorie. Nessun pari, una stranezza se osserviamo Mazzarri con la luce del “prima”, degli anni in cui aveva fama di tecnico italianista, attento alla fase difensiva. I mesi sabbatici gli sono serviti per aggiornarsi, ma a Napoli ha dovuto piegarsi alle richieste di Aurelio De Laurentiis: nessuno stravolgimento in stile Garcia, restaurazione dell’impianto-scudetto di Luciano Spalletti. Mazzarri ha accettato il compromesso, a 62 anni la saggezza prevale sull’orgoglio, però in questo momento il Napoli non ha una fisionomia precisa e ballonzola tra una strategia e l’altra. A volte ricerca il dominio, in altre riparte, in altre ancora non difende come ci si aspetta da una squadra di Mazzarri. I quattro gol presi ieri sera sono stati imbarazzanti.

A meno 14 dall’Inter capolista, il Napoli può considerarsi fuori dalla corsa-scudetto. La conquista della Coppa Italia avrebbe reso positiva una stagione cominciata nel segno della negatività, ma la Coppa nazionale è volata via e la probabile sfida con la Juve ai quarti se la giocherà il Frosinone. Al Napoli rimane un obiettivo primario, anzi vitale: la qualificazione alla prossima Champions, condizione imprescindibile per un mercato estivo che non preveda grosse dismissioni e che nel caso le compensi con altrettanti investimenti. Quanto alla Champions attuale, nessuno dirà nulla in caso di eliminazione agli ottavi contro il Barcellona, a patto che non si facciano figuracce epocali come ieri.

Non si capisce bene che squadra sia il Napoli. Non è più spallettiano, non è ancora mazzarriano, assomiglia a un ibrido. Il gruppo ha perso ogni certezza, non ha più un alfabeto preciso. A questo punto, se fossimo in Mazzarri, usciremmo dall’equivoco a costo di innervosire il presidente De Laurentiis. Meglio sbagliare in proprio che per conto terzi”.

By Redazione PianetaChampions

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