Alberto Gilardino, tecnico del Genoa, ha parlato in conferenza stampa al termine dell’amichevole pesantemente persa dal Grifone contro il Venezia. Queste – riportate da TMW – le dichiarazioni del trainer rossoblù:
“Perdere non fa mai piacere, neanche ai ragazzi. C’è rammarico e dispiacere ma siamo consapevoli di avere carichi importanti nelle gambe e che fossimo in quindici. In tanti hanno dovuto fare 90 minuti e non avrebbero dovuto farlo, è andata bene che non si sia infortunato nessuno. Potevamo e dovevamo fare meglio in alcune situazioni, ma meglio ora che dopo. Dalle sconfitte si può solo che imparare e migliorare”.
Un primo bilancio dopo Moena.
“Ringrazio i ragazzi per l’impegno e la professionalità, abbiamo lavorato molto bene in un bell’ambiente. Ringrazio i tifosi venuti in massa questa sera per vedere l’amichevole. È stato un buon ritiro sotto il punto di vista del lavoro, ora potremo un po’ diminuirli”.
Hefti e Aramu dove sono?
“Silvan ha avuto un problema familiare, Mattia un guaio fisico. Così come Milan (Badelj, ndr). A livello numerico oggi eravamo veramente corti, ho provato a cambiare modulo nel secondo tempo… Abbiamo sentito i carichi di lavoro, credo i ragazzi a livello fisico abbiano fatto anche di più. Ci si aspetta, io con i ragazzi, sempre il meglio e perdere così non fa piacere. Ma è un segnale, un campanello d’allarme che può solo farci bene”.
Che indicazioni trae?
“Oggi ho visto più partite all’interno della gara, abbiamo avuto diverse palle gol e poteva finire anche 4-4 o 5-5. Una sfida molto aperta, la cosa fondamentale per me è che puoi anche andare sotto, ma devi mantenere la mentalità e l’equilibrio, senza sfilacciarti o allungarti. Questo sarà un punto fermo per il campionato di Serie A, ma trarremo spunti per migliorare. Cito tre che hanno fatto molto bene, penso a Biraschi, Strootman o Frendrup. Eravamo corti a livello numerico, c’è però da migliorare e lavorare”.
Quali sono adesso i vostri programmi?
“Ora rientriamo, due giorni liberi, da martedì si riparte e sabato c’è l’amichevole con il Monaco”.
Che si aspetta dal mercato?
“È strano e difficile, ma la società sa dove dobbiamo intervenire e quali elementi possono farci colmare il gap con le altre. La società sta lavorando, hanno la mia fiducia e nelle prossime settimane mi aspetto qualche altro giocatore per ampliare questa rosa”.
Segnali dell’arrivo di Retegui?
“Non devo di certo dire io quello che ha fatto e che caratteristiche ha questo giocatore. Se arriverà dovrà essere un valore aggiunto per la squadra, mettendosi a disposizione con la sua fame e la sua voglia. Però non è ufficiale, aspettiamo di capire come andrà la situazione”.
