💥 Gollini: “A Firenze avevo perso la passione, mi sono sentito preso in giro”

Pierluigi Gollini, reduce dall’esordio con la maglia del Napoli nel match vinto quest’oggi dai partenopei contro l’Atalanta al “Maradona” (a causa di un problema al polso accusato da Meret, ndr), ha parlato a DAZN al termine della gara togliendosi anche qualche pesante sassolino dalla scarpa nei confronti della Fiorentina, suo club nella prima metà di stagione. Queste – riportate da TMW – le sue dichiarazioni:

“Ho sempre creduto nelle mie qualità, quando giochi in una squadra del genere tutto viene più facile. E’ bello giocare con loro, ti diverti, ci divertiamo in allenamento ed è stato un debutto speciale soprattutto contro l’Atalanta. Far parte di questo gruppo mi ha aiutato ad essere sereno e fare la partita che ho fatto”.

Quanto ti è diventato automatico dosare il lancio per Osimhen?
“Sono cose abbastanza naturali, ci alleniamo sempre tutti alla stessa maniera perché non fa differenza tra titolari e quelli che giocano di meno. Per un giocatore è una cosa che ti aiuta”.

Vi siete detti qualcosa con Spalletti a fine gara?
“E’ stato molto umano con me da quando sono arrivato, i primi sei mesi a Firenze sono stati duri e non avevo più voglia di giocare. Avevo perso la passione, ho vissuto dei momenti difficile e arrivando a Napoli ho ritrovato me stesso. Il mister prima di accogliermi come giocatore mi ha accolto come uomo”.

Cosa è successo a Firenze?
“Non mi era mai capitato nella mia carriera di sentirmi presi in giro, siamo pagati per allenarci al massimo però per me il calcio è sempre stato la mia vita e quando non sto bene faccio fatica ad esprimermi in campo. Quando ero a Bergamo mi sentivo come in una famiglia, la stessa cosa che succede a Napoli”.

Che giocatore è Kim?
“E’ un mostro, non lo conoscevo e mi ha fatto capire quanto è forte. E’ un ragazzo che ha tante componenti”.

By Nicola Cosentino

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