Fabio Grosso, allenatore del Lione, è tornato sui fatti di domenica scorsa in conferenza stampa.
Ecco le parole, riprese da TMW:
“Non parlo di vantaggio sportivo ma di sicurezza per noi. È successo a me, ma poteva essere un giocatore, l’autista del pullman o chiunque altro. C’erano anche i tifosi su un altro bus”.
Il volto sanguinante di Grosso ha fatto il giro del mondo: “Non volevo che la mia faccia facesse il giro del mondo, vorrei che non lo facesse nessun volto. Questo non deve accadere di nuovo, mi è successo qualcosa di incredibile”.
Sulle sue condizioni di salute Grosso rassicura tutti: “Sto meglio, ma potevo stare meglio. Siamo delusi, arrabbiati, sconvolti. Domenica è stata una giornata molto triste per lo sport. Non possiamo mettere a rischio la vita delle persone per lo sport”.
Sulla sicurezza e le sue falle: “Ho l’impressione che abbiamo fatto un viaggio che non dovevamo fare. Siamo entrati allo stadio con due moto e due auto della polizia e poi abbiamo lasciato l’impianto con 25 furgoni e 20 motociclette. Siamo stati lapidati per due-tre minuti, siamo passati in una strada dove c’erano tante pietre per terra, lavori sulla strada. Bisogna prendere decisioni prima che le cose accadano, non appena succede qualcosa di grave”.