Pomeriggio a dir poco bollente, quello vissuto ieri da Pep Guardiola ad “Anfield Road”. Oltre alla sconfitta di misura incassata dal suo Manchester City, infatti, il trainer catalano ha avuto più di qualche battibecco con i sostenitori di casa che, a più riprese, hanno preso di mira l’allenatore dei Citizens.
Dopo il goal annullato a Phil Foden per fuorigioco di Erling Haaland, l’ex centrocampista non solo non ha preso bene la decisione del direttore di gara ma, al contempo, si è girato verso i tifosi di casa rispondendo con un gesto plateale agli sfottò indirizzati nei suoi confronti.
Guardiola y Anfield 😂😂😂 pic.twitter.com/3ctsJWac5F
— Manu Heredia (@ManuHeredia21) October 16, 2022
Un “duello” che, però, non si è limitato al rettangolo verde visto che, anche nel post-partita, Pep non le ha mandate a dire nei confronti dei tifosi di casa.
“L’arbitro è venuto nell’area degli allenatori e ha detto di continuare a giocare. Ci sono stati un miliardo di falli, ma proprio in quello in cui abbiamo segnato un gol, ha deciso che non si poteva continuare. L’arbitro può decidere di fischiare tutte le azioni ma ha deciso di non farlo e poi lo ha fatto. Non abbiamo perso la partita per questo episodio perché nessuno sa cosa sarebbe successo però…”.
“Tifosi di casa? Hanno provato a lanciarmi degli oggetti ma non mi ha colpito. Forse la prossima volta staranno meglio. Questa è Anfield, ci è già successo qualcosa di simile quando siamo venuti qui a giocare in Champions. In ogni caso è anche colpa nostra, perché sappiamo come e quanto l’ambiente possa influire. In semifinale di FA Cup e in Community Shield siamo stati morbidi. Gridano e dobbiamo gridare di più. Loro corrono e dobbiamo correre di più. Altrimenti in questo stadio è impossibile. Per vincere qui occorre giocare la partita perfetta e noi non ci siamo riusciti. Speriamo di imparare da questa lezione” – riporta il Giornale.it.
