🔵 Il ds Accardi: “Le voci gratificano, ma sono restato a Empoli per fare la storia”

Il ds dell’Empoli Pietro Accardi ha parlato nella prima conferenza stampa della nuova stagione spiegando le ragioni che l’hanno spinto a restare in Toscana.

Queste le dichiarazioni, raccolte da TMW:

Accardi, quanto ha contato l’aspetto umano nel rimanere a Empoli?
“C’è tanto, quando ho iniziato questo percorso grazie all’intuizione del Presidente, io ho avuto un sogno. Cioè provare a fare qualcosa che nessuno era riuscito a fare. Questo è stato il motore, oltre al rapporto che ho col Presidente. Viviamo in simbiosi, sento più lui che mia moglie. Oggi c’è l’opportunità di riscrivere la storia, ma il compito è difficile e stimolante”

Quanto c’era di vero sulle chiacchiere di mercato su di lei?
“Le chiacchiere mi hanno fatto piacere, perché significa che in questi anni qualcosa di buono è stato fatto. Detto questo, non ho ricevuto nessuna chiamata, ma l’importante era capire i progetti del Presidente. La priorità era per l’Empoli e così è stato. Un punto era dare continuità anche con Zanetti, successivamente abbiamo parlato delle altre situazioni”

In base alle squadre che ci sono, che tipo di campionato si aspetta?
“Ogni anno la Serie A è sempre più difficile e competitiva, sono retrocesse squadre importanti. Noi sappiamo un solo modo per provare a sopravvivere, ossia lavorare più degli altri”

Vediamo sempre più la futura rivendita, anche alta, su un cartellino. Può essere il futuro?
“Non so se possa rappresentare il futuro, noi lo facciamo per necessità. Lasciando la percentuale abbassiamo nell’immediato il costo del cartellino. Non siamo gli unici, ma il motivo è questo”

By Emanuele Garbato

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