⚫️🔵 Inter, Mkhitaryan: “Obiettivo Scudetto. Rinnovo? Questa per me è casa. Inzaghi è formidabile”

Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell’Inter, ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”: “Noi e la Juve? Non chiamatelo duello, è una parola che non mi piace. Ci sono 20 partite, è invece una corsa a tappe in cui si gioca sempre contro squadre diverse. L’obiettivo per noi è chiaro, sin dall’inizio: è la seconda stella.

Le parole di Allegri? È una strategia, vogliono mettere pressione su noi e il Milan, ma anche loro puntano al titolo: ognuno fa il suo gioco e vedremo alla fine. Noi più forti? Anche se abbiamo cambiato tanto, avverto lo stesso clima positivo nello spogliatoio e la stessa mentalità vincente: la forza nell’Inter sta nelle fondamenta solide. Anzi, rispetto alla scorsa stagione, abbiamo fatto uno scatto nella maturità.

Frattesi? Fortissimo. Mi spiace che per ora giochi meno, ma lui sa bene che conta solo l’obiettivo comune. Ha il tempo e il talento dalla parte sua: sarà una colonna dell’Inter del futuro”. Certo è che l’armeno, forse anche un po’ sottovalutato, non sembra proprio uno che vuole farsi da parte. “Visto che sono arrivato all’Inter a 33 anni, forse si pensava a me come a uno destinato solo a fare numero e a non essere incisivo. Però, dal primo giorno, ho fatto capire che non volevo perdere tempo e dare un contributo per la vittoria. Il rinnovo? Questa è casa e sono felice di abitarci. Resterò fino a 37 anni, farò di tutto per avere questa freschezza. Sono stato in grandi club europei e posso dire che l’Inter sta a quel livello lì, nell’élite.

Thuram? Era evidente quanto fosse completo, è ciò che ci serviva . Lautaro? Era “capitano” già l’anno scorso, nel senso di leader e trascinatore. Ognuno di noi dovrebbe essere come lui, un punto di riferimento in ogni partita, perché non potrà deciderle tutte.

La finale di Champions League? Non l’ho più rivista e non intendo farlo: mi farebbe solo male. Purtroppo mi sono infortunato tre settimane prima. Quella finale era l’esame dopo mesi di lezione: lo abbiamo fallito, ma nessuno ha tenuto la testa basse. Lì è scattata la voglia di riprovarci: possiamo tornare a giocare una finale e a vincerla.

Il rapporto con Inzaghi? Quasi da amico, anche se conosco la differenza dei ruoli. Ma posso dire che è formidabile e si vede dal suo gioco“.

 

By Redazione PianetaChampions

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