❗ Inzaghi: “Siamo ultimi, ma convinti di noi stessi. Dia in gruppo”

Filippo Inzaghi, allenatore della Salernitana, ha parlato in conferenza stampa presentando il match contro la Fiorentina.

Ecco le dichiarazioni, raccolte da TMW:

Ci vuole continuità dopo due risultati utili di fila, importante il rientro degli infortunati…
“Dobbiamo cercare di dare continuità a quello che abbiamo fatto nelle ultime partite. Oggi abbiamo aggregato al gruppo Tchaouna e Dia, Cabral ha messo ulteriore benzina nelle gambe. E’ stato fuori Gyomber causa febbre. Avere tutta la rosa ci dà forza, voglia e consapevolezza dei nostri mezzi .Siamo consapevoli di andare in casa di una squadra che è reduce da una stagione con due finali, ma a Salerno si è riacceso l’entusiasmo e lo testimonia la presenza di tanti tifosi al nostro fianco”.

Nel contratto di Dia è prevista una clausola rescissoria e proprio la Fiorentina lo vuole. Cosa penserebbe Inzaghi se andasse via?
“Non mi interessa nulla, non so neanche se esiste il mercato. Le idee sono chiare, io e il direttore siamo in sintonia e abbiamo in mente quello che dobbiamo fare ma non voglio pensare a quello che sarà. Noi abbiamo le potenzialità per far bene e lo stiamo dimostrando, le mie parole si sono tramutate in fatti e dobbiamo continuare su questa strada”.

I calciatori recuperati sono tutti pronti per scendere in campo?
“Chi è rientrato oggi sarà valutato domani perchè bisogna capire come reagiranno all’allenamento. Se stanno bene sono pienamente disponibili perchè sono calciatori veramente forti. La Fiorentina ha una rosa profonda, un grande allenatore, una società modello e l’abitudine a giocare di giovedì. Serve la gara perfetta e sperare che loro non siano al 100%. Se pensiamo di avere anche solo un calo di concentrazione rispetto a domenica scorsa ci imbatteremo in una brutta figura. Voglio una Salernitana positiva, propositiva, che ha voglia di fare risultato a Firenze per la prima volta nella sua storia. Per fare cose importanti bisogna andare oltre quello che hanno fatto i predecessori e mi auguro che questo possa essere uno stimolo in più per i ragazzi”.

Squadra che vince non si cambia?
“Per caratteristiche giocare con i due dietro la punta ci aiuta. Non sono i moduli a fare la differenza, ma i principi. Prima della gara con la Lazio avevo molti dubbi e poi ho schierato calciatori che non avevo ipotizzato. I cambi fanno la differenza, prendiamo ad esempio Immobile che parte dalla panchina e poi decide la qualificazione. Tocca ai ragazzi dimostrare che sbaglio a tenerli fuori. Bronn è entrato benissimo. Legowski e Maggiore altrettanto. E questa è stata la più grande soddisfazione della gara vinta sabato scorso. Teniamoci stretta la Salernitana, qui c’è tutto per stare bene ed e’ difficile trovare in giro qualcosa di meglio. A mio avviso siamo sulla buona strada, domenica ci sarà la verifica del campo”.

Chi fa il “coccodrillo”?
“Ero in tuta, ci può stare esagerare come ho fatto io. Battute a parte, avevo finito i cambi e c’erano situazioni da correggere. E’ importante migliorare su alcune cose, le acquisiremo insieme nel tempo”.

Ikwuemesi sta crescendo molto, è d’accordo?
“Assolutamente sì. Ha l’atteggiamento giusto, al di là dei gol che segna. Lotta su tutti i palloni, per raggiungere il nostro obiettivo abbiamo bisogno di gente del genere”.

Beltran e Nzola in panchina in coppa. Indicazione per domenica?
“Hanno l’imbarazzo della scelta. Mi preoccupo poco dell’avversario, ma sappiamo che sarà una gara complicata in uno stadio difficile. Basti pensare che hanno in panchina Sottil che, a mio avviso, è un calciatore fortissimo. Restano fuori gli attaccanti, ma scende in campo Kouamè e fa lo stesso la differenza. Io mi auguro che la Salernitana si tolga da dosso qualche paura pregressa, la vittoria sotto questo aspetto può fare la differenza”.

E’ cambiato qualcosa all’interno dello spogliatoio?
“Bisogna chiederlo a loro. Quando si cambia un allenatore è evidente che c’è qualcosa che non va. All’inizio è stata dura, ringrazio ancora il mio staff. Ho dovuto lavorare tanto. Sul campo e fuori. E’ nella normalità, non abbiamo fatto nulla di eccezionale. Siamo ultimi in classifica, ma vedo una squadra più convinta di sè. Non parlerei di serenità, altrimenti rischi di essere molle. Però vorrei che capissero che l’allenatore può sbagliare le scelte, sono un uomo, ma li rispetterà al 100%. Sono uno di loro, spero che apprezzino questo mio modo di essere. A patto che diano sempre il massimo per la società e per la tifoseria”.

By Emanuele Garbato

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