❗ Inzaghi: “Vogliamo lo Scudetto! Faremo di tutto per riprendere Lukaku, su Onana…”

Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, è intervenuto a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione nerazzurra, tenutasi nel pomeriggio presso la sede sociale della Beneamata. Queste – riprese da TMW – le dichiarazioni del trainer piacentino:

Con che spirito si riparte?
“Con tanta voglia, la scorsa è stata una stagione intensa, lunga ed entusiasmante. Ci sono stati momenti difficili, nei quali siamo stati bravi, e parlo di tutto l’ambiente Inter, a compattarci. È venuta fuori una stagione ricca di soddisfazioni: adesso riprendiamo con tanta voglia, sarà una stagione intensa e vogliamo che sia piena di soddisfazioni”.

Dopo due anni, le è venuta voglia di puntare dritto sullo scudetto? È l’obiettivo?
“Chiaramente sì, il DNA dell’Inter è il DNA della vittoria. Sappiamo che è il grande obiettivo, come per tutte le grandi squadre: non mi va di partecipare a pronostici, noi sappiamo che siamo l’Inter e abbiamo il dovere di cercare la seconda stella”

Qual è la sfida più difficile che vivrà in questo terzo anno?
“Intanto è un motivo di grande orgoglio, devo ringraziare la società e tutti i giocatori che mi hanno aiutato in questi anni. Sappiamo che il percorso nelle coppe negli ultimi due anni è stato pressoché perfetto: abbiamo perso la partita col Liverpool e a Istanbul. Allo stesso modo sappiamo che in campionato avremmo dovuto fare meglio”.

Cosa le darebbe Lukaku?
“Sul mercato ho totale sintonia con questi dirigenti, con questo presidente. Si sta lavorando, come ha detto Marotta è normale che sia un mercato difficile, ma stiamo operando nel migliore dei modi. Gli acquisti ne sono una testimonianza: conosciamo tutti Frattesi e Thuram, lo stesso Bisseck ha appena terminato un Europeo Under 21. C’è stato il ritorno a casa di Di Gennaro, per quanto riguarda Lukaku è giocatore di un’altra squadra: sappiamo cosa rappresenta per l’Inter e cosa ha fatto lo scorso anno nella parte finale. Ho lottato tanto per riportarlo qui lo scorso campionato, vorremmo farlo anche quest’anno e faremo il possibile”.

Partirete il 24 per il Giappone. Che percentuale di squadre vorrebbe per quella data?
“Mancano 50 giorni alla fine del mercato, sappiamo che cambierà ancora tanto, da qui alla fine sappiamo che c’è speranza. Il mercato è imprevedibile: abbiamo dei giocatori oggi che magari non ci saranno domani, e magari ne arriveranno altri. Non aiuta il mercato aperto, ma ci siamo abituati”.

Dopo Istanbul, possiamo dire che l’Inter è al livello dei top team e gioca la Champions per vincerla?
“L’avevo detto prima della finale. Non c’era tutta questa distanza e poi l’abbiamo dimostrato in campo, giocando alla pari contro il Manchester City. Ci è dispiaciuto tantissimo, abbiamo tenuto testa alla squadra più forte d’Europa ma negli ultimi anni abbiamo cercato di colmare il divario. Sappiamo la storia dell’Inter negli ultimi 10 anni, con grandi problemi in Champions: in questo biennio ci siamo migliorati e sappiamo che confermarci sarà difficilissimo, ma ci sarà grandissima voglia”.

Senza Brozovic ci saranno problemi?
“Io farei un discorso generale, relativo a tutti i ragazzi che sono partiti e che hanno fatto la storia dell’Inter, da Handanovic a Bellanova hanno fatto tutti benissimo. Con la società abbiamo scelto di ringiovanire la squadra, abbiamo perso giocatori importantissimi e ne arriveranno altri che dovranno fare altrettanto bene. Chi è partito ha sempre fatto bene, hanno fatto la storia negli ultimi due anni”.

Il turnover della parte finale della scorsa stagione sarà una chiave?
“Sappiamo che avremo bisogno di tutti i giocatori, l’anno scorso è stato così e l’augurio è che tutti possano essere disponibili perché l’anno scorso si è vista la differenza quando abbiamo recuperato giocatori che ci erano mancati”.

Quest’anno inizia in scadenza di contratto. Come si pone?
“La società sa il mio pensiero, ne abbiamo parlato… Quello che mi preme è il campo e il lavoro che comincerà domani, il mio pensiero l’ho detto a dirigenza e presidente. Poi sono sereno”.

Come vive un allenatore con il timore che arrivi un’offerta faraonica dall’Arabia?
“C’è sempre da stare attenti, arrivano dei capitali e difendere i giocatori è sempre più difficile”.

Lautaro sarà il capitano?
“Devo ancora parlarne con la squadra, prima di parlare a voi devo farlo con loro”.

L’Inter parte con un avvio “morbido”. Quanto sarà importante partire forti?
“Senz’altro sarà importantissimo partire bene, penso allo scorso anno in cui non siamo partiti nel migliore dei modi. Il calendario lo guardo ma fino a un certo punto: l’anno scorso gli ultimi due mesi dovevano essere i più duri e invece abbiamo fatto quasi il massimo dei punti tolta la sconfitta di Napoli”.

Questa stagione inizia con un’autostima più forte rispetto all’annata precedente?
“Assolutamente sì, ma anche l’anno scorso il percorso in Champions ci aveva dato grandissima autostima”.

Marotta ha ricordato come si lavori in un mercato dove si deve fare un certo tipo di lavoro con poche risorse a disposizione. Dando via Onana, potreste riuscire a tenere Lukaku. Cosa perderebbe la squadra col portiere?
“Chiaramente stiamo parlando di Onana che è un giocatore dell’Inter che domani sarà tra i convocati per il ritiro. Sappiamo che il mercato è imprevedibile, sappiamo che tutte le squadre italiane devono vendere prima di acquistare ma allo stesso tempo sono tranquillo. La proprietà mi ha rassicurato che anche quest’anno avremo una squadra competitiva e per questo mi sto battendo da quando abbiamo fatto la riunione post campionato: sono cose con cui dobbiamo convivere nel calcio moderno, l’unica cosa importante è che l’Inter sia competitiva come lo è stata negli ultimi due anni”.

ESPN l’ha inserita nei migliori 10 allenatori del mondo. Che effetto le fa?
“Mi fa enormemente piacere. lSperiamo di poter scalare altre posizioni in futuro”.

Lei e il suo staff avete avuto momenti difficili, Il finale di Istanbul con la paura messa a Guardiola le dà più soddisfazione o voglia di rivincita?
“Io non ho sassolini da togliermi, penso solo al campo e al lavoro, come avevo detto in una conferenza cerco di lavorare al meglio per la mia società. Come ho fatto alla Lazio, così faccio all’Inter. Io mi trovo benissimo in questa società, con la dirigenza e con i tifosi. Cerco di proseguire in questo modo, sapendo che è il terzo anno ed erano 13-14 anni che un allenatore non lo faceva all’Inter. So che questo merito ce lo siamo guadagnati col campo”.

Crede ancora in Correa?
“Assolutamente sì. Fermo restando che i giocatori che alleno per me sono i migliori del mondo e penso questo valga per tutti gli allenatori. Correa è un ottimo giocatore che non ha reso come ci saremmo aspettati. Abbiamo massima fiducia in lui, sappiamo che può fare ancora meglio perché so le sue qualità”.

Tutte le altre big hanno cambiato qualcosa, tra dirigenza e guida tecnica. Chi può impensierirvi di più o sarete il cane che fugge?
“Speriamo… È per questo che abbiamo tanta voglia. Le griglie sono difficili da fare, c’è una squadra campione d’Italia che ha fatto un percorso straordinario, altre hanno cambiato: noi siamo lì e vogliamo competere. Il desiderio è la seconda stella, i nostri tifosi la sognano da anni, speriamo di potergliela regalare”.

Può scegliere tra vincere lo scudetto o giocare la finale di Champions. Cosa sceglie?
“Difficile… Io dico che l’anno scorso, nonostante non si sia vinto lo scorso, è stata una stagione incredibile a livello di emozioni provate con i nostri tifosi”.

Le sarebbe piaciuto allenare ancora Milinkovic e cosa pensa di giocatori top che vanno in Arabia?
“Sulle scelte personali non mi esprimo, ognuno fa le sue. Milinkovic l’ho allenato alla Lazio, è un grandissimo giocatore e ha fatto una scelta di andare in Arabia: è ancora giovane e secondo me avrà tempo di tornare in Europa”.

Come caratteristiche cosa le servirà ancora sul mercato. Sembrate aver perso palleggio e aver ritrovato squadra simili alla squadra di Conte. Che squadra sta nascendo e cosa si aspetta dal mercato?
“Sappiamo che abbiamo delle caselle da riempire, con la dirigenza siamo in sintonia .Faremo 20 giocatori più tre portieri più 4-5 ragazzi che saranno con noi. Sappiamo che ci manca un centrocampista, che Calhanoglu farà il play, che abbiamo una casella da colmare col braccetto di destra. L’anno scorso siamo stati tutti quanti bravi a mettere Darmian in quel ruolo: ha fatto una grandissima annata e sarà riconfermato lì. Dovremo essere bravi a migliorare e completarci: in difesa ci manca chiaramente un uomo, un uomo a centrocampo, un attaccante”.

Se partirà Onana, arriverà un portiere bravo coi piedi? E ci sarà alternanza?
“Assolutamente dovrà essere bravo tecnicamente, quindi con la società stiamo vedendo di trovarne. Non uno, ma qualcuno in più: gli ultimi due anni, prima con Samir e poi con André, abbiamo avuto portieri di grandissimo palleggio. Alla Lazio avevo Reina: sicuramente avrà le stesse caratteristiche”.

Chi potrebbe aggregare dalla Primavera?
“Carboni sarà con noi, farà il ritiro con noi: l’anno scorso ha giocato partite difficili ed è cresciuto tantissimo. Se penso a Carboni dell’anno scorso, una stagione coi grandi gli ha fatto benissimo. Esposito e altri saranno aggregati: poi dovranno essere bravi a dimostrare di poter giocare al livello dell’Inter”.

Ha visto la partita in Nations League con Barella centrosinistra e Frattesi centrodestra?
“Possono giocare insieme e lo hanno dimostrato. Barella è con me da più tempo, tante volte ha fatto la mezzala sinistra senza nessun problema”.

Thuram più prima punta o seconda?
“È un giocatore importante, con una struttura fisica molto molto buona. Ha fatto tre ottime stagioni al ‘Gladbach, ha fatto un mondiale: è un giocatore di assoluto valore”.

Gosens può essere un giocatore ancora importante per l’Inter?
“Sì, Robin ha fatto un finale di stagione molto buono l’anno scorso, alternandosi con Dimarco e facendo molto molto bene. È un giocatore su cui punto molto”.

By Nicola Cosentino

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