Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato a “Il Messaggero”: “Il ritiro estivo? Avevamo pensato di restare a Formello perché le nostre strutture sono il massimo, ma alla fine andremo ad Auronzo per amore dei tifosi, perché ho rispetto della gente che ha già prenotato da tempo.
A breve mi vedrò con l’ufficio della Lega di A che ha studiato il Flaminio e a inizio maggio presenteremo il progetto. Sta partendo l’Academy, a metà mese sarà pronto il nuovo studio radiofonico.
Con le mie imprese si evitano i decreti ingiuntivi del passato. Ho tolto tutti i mercanti dal tempio. Io non ho cacciato Tare, è andato via lui. Fra noi rimane un ottimo rapporto, ma perché dovrei riprenderlo? Non so chi metta queste voci in giro. Anche Peruzzi, mica l’ho mandato via io. Peccato per l’anno del Covid, stavamo vincendo lo scudetto. Ci lotteremo di nuovo, è solo una questione di tempo. Nessun ridimensionamento, ma sto mettendo delle regole per fare il salto. Nessuno può più fare come vuole nella Lazio.
Credo nella rimonta contro la Juventus perché credo nello spirito guerriero riportato da Tudor. Non faccio nessun calcolo per la Champions, ma a Genova ho rivisto una squadra con carattere e dobbiamo mantenerlo. Luis Alberto ha baciato la maglia, con Immobile abbiamo chiarito, ogni altra valutazione verrà fatta a giugno. Castellanos è forte, deve solo riacquistare fiducia nei suoi mezzi ed essere meno indeciso.
Kamada si è sbloccato di testa perché Tudor ci ha puntato e vedremo a fine stagione se si sarà convinto a restare. Ha in mano il suo destino. Non esiste un caso Guendouzi. Nessuno può pretendere di giocare sempre, deve stare calmo e tranquillo perché Igor ci punta tanto”.