💥 Lotito: “Tudor da combattimento, come il club. Sarri? Pagato fino a giugno”

Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato a margine della festa per i 25 del Lazio Club Zagarolo come ripreso da Lalaziosiamonoi TMW.

“Io sono convinto che nonostante le vicissitudini noi otterremo determinati risultati perché la Lazio sta costruendo un futuro solido e forte. Al di là del progetto stadio, adesso partiamo con l’Academy e abbiamo un centro sportivo che è il più grande d’Italia. Abbiamo una situazione mediatica contro perché quando uno riesce a costruire una squadra con una struttura solida inizia a dar fastidio. I risultati sportivi sono fondamentali ma anche la stabilità lo è. Tante squadre oggi possono ottenere risultati sportivi, noi abbiamo perso con squadre più abbordabili e questo è sintomo di un problema di testa come hanno dimostrato i fatti con l’allenatore che se n’è andato. Ci tengo a chiarire che Sarri è andato via ma io ho pagato gli stipendi fino a giugno, io non ho risparmiato niente.

Tudor? Oggi è arrivato un allenatore da combattimento perché la Lazio è sempre stata una squadra e una società da combattimento e la forza di questa società sono sempre stati i tifosi. Quando i tifosi credono in un progetto e sostengono un progetto si ottengono i risultati. L’unione fa la forza, noi dobbiamo essere uniti, ognuno con il proprio ruolo perché nessuno deve dimenticare la storia di questa società. Scudetto del 1974? Adesso abbiamo fatto una battaglia per festeggiare i cinquant’anni dal primo scudetto, verrà prodotto un francobollo apposito. Noi combattiamo tutti i giorni per far capire che la Lazio esiste, c’è e ci sarà.

Lo scorso anno ho cambiato il responsabile della primavera e del settore giovanile. La Primavera era retrocessa, non era risalita, la femminile era retrocessa. Noi abbiamo creato prima le condizioni affinché la Lazio avesse un futuro certo e non chiacchiere. Abbiamo creato una struttura, quando sono arrivato io c’erano le panche di legno. Oggi c’è un centro all’avanguardia che non ha nessuno. La Primavera è terza a quattro punti dalla prima che è l’Inter, la femminile è prima e quando tutti fanno i disfattisti dico che ora noi abbiamo sei partite con squadre che dovrebbero sulla carta essere più abbordabili. Se la squadra ci mette la testa e la determinazione noi diremo la nostra. La Lazio è morta? La Lazio vive, ha un allenatore determinato, combattivo, bastone e carota o pedali o pedali. Serve la voglia, lo spirito di gruppo, la voglia di portare a casa i risultati e i risultati si portano avanti tutti insieme perché questa squadra esiste perché ci sono i tifosi”.

By Emanuele Garbato

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