Il Milan, com’è più che comprensibile, desidera blindare Mike Maignan, consapevole dell’importante del proprio portiere. TMW, analizzando la situazione, titola in maniera più che chiara: “Il rinnovo di Maignan è in salita: chiesta cifra monstre, le big europee sono già alla finestra”. Ecco la situazione: “Il Milan guarda già al futuro e sta cercando proprio in questi giorni di provare a blindare Mike Maignan. Il portiere francese è oggetto del desiderio di mezza Europa e non è da scartare l’ipotesi che proprio in ottica prossima stagione, il Paris Saint-Germain provi il coupe de theatre andando a fare una maxi offerta al Milan. Questo andrebbe chiaramente a inficiare anche sul futuro di Gianluigi Donnarumma (no, non con un ritorno in rossonero), ma è chiaro che le gesta di Maignan di questi ultimi anni abbiano acceso su di lui i riflettori di mezza Europa.
Le due big del Vecchio Continente maggiormente interessate, da tempo, all’estremo difensore arrivato nel club di Via Aldo Rossi direttamente dal Lille sono il Chelsea del magnate americano Todd Boehly e il Bayern Monaco che presto vedrà Manuel Neuer appendere i guantoni al chiodo. I Blues, fallito l’assalto a molti portieri nell’ultima estate, hanno ‘ripiegato’ sullo spagnolo Robert Sanchez dal Brighton ma i londinesi paiono pronti a un nuovo assalto proprio per Maignan. E lo stesso dicasi anche per il Bayern Monaco, che presto chiuderà l’era Neuer e che ha preso d’emergenza l’israeliano Daniel Peretz e che si affida altrettanto al veterano Sven Ulreich.
Intanto il Milan lavora al nuovo contratto. L’idea è prolungare fino al 2028 ma Maignan e il suo entourage chiedono però una cifra ‘monstre’, pari ai giocatori più pagati del campionato. Tra i 7 e gli 8 milioni, a fronte di una proposta molto più bassa. Al momento Maignan guadagna 3,2 milioni di euro e il club sarebbe al massimo disposto a raddoppiarlo. In scadenza nel 2026, c’è tempo per discuterne ma la società di Red Bird dovrà accelerare i tempi per non creare un nuovo caso mercato a livello internazionale“.
