Josè Mourinho, tecnico della Roma, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport a due giorni dalla finale di Europa League in programma a Budapest contro il Siviglia. Queste – riprese da GDM.com – le sue dichiarazioni:
“Non penso ci sia un segreto nel calcio, penso sia una cosa molto semplice. La gente dimentica che la cosa più importante nel calcio e in altre attività è che si ha a che fare con esseri umani. Posso parlare anche per i miei giocatori: noi diamo tutto e penso che sia per via di quest’attitudine che i tifosi rispettano così tanto la squadra, che ci sia empatia e rispetto nei nostri confronti“.
“Lavoriamo duro ogni giorno per provare a fare la storia del club. Arrivare in due finali europee di fila… normalmente solo i grandi club con una grande storia alle spalle ne sono in grado, e anche per loro non è facile riuscirci. Per noi esserci riusciti adesso significa tanto”.
“Non penso molto a ciò che è successo prima. Cosa è successo è successo, la storia non può essere cancellata. Guardo sempre avanti, forse è questo il segreto della mia filosofia. Sono stato nel calcio per così tanti anni, ma per me questa finale è una nuova finale“.
“Non penso a cosa posso vincere. In questo momento della mia carriera io penso alla felicità che possiamo dare a questa gente. È una città che vive di calcio. C’è appartenenza, vuol dire che fai parte di qualcosa. Sto ancora dando tutto e non sono pronto a chiudere il cerchio, niente affatto. Sono nel calcio da tanti anni e forse la gente pensa che sia più vecchio di quanto sono realmente. Magari vedono i miei capelli bianchi e pensano che sia molto anziano, ma non abbastanza da pensare di chiudere il cerchio. No, no, no… mi vedrete ancora per diversi anni“.