❗ Mourinho: “Ho rifiutato Portogallo ed Arabia Saudita per la Roma. Futuro? Non smetterò a 65 anni”

José Mourinho, ex allenatore della Roma, ha parlato al Telegraph della scelta di rifiutare Portogallo ed Arabia Saudita pur di restare alla Roma. Di seguito le sue parole.

“I miei amici, la mia famiglia, perfino il mio agente mi dissero di andare via dopo la finale di Europa League dello scorso anno. Ma ho sentito la spinta del club, dal punto di vista emotivo, e sono andato avanti. Ho rifiutato la panchina della nazionale portoghese e anche un’offerta molto conveniente dall’Arabia Saudita per restare alla Roma.

“Manchester United? Avevo un buon rapporto col club dal punto di vista personale, ma dal punto di vista professionale non è stato il massimo. Io so chi sono, sono un uomo di calcio. E quando c’ero io al Manchester United non c’era tutto il materiale che invece ha avuto a disposizione ten Hag, non avevo questo tipo di supporto da parte della società, non avevo questo livello di fiducia. Quindi me ne andai molto triste perché sentivo che eravamo solo all’inizio di un processo di crescita. Sono sicuro che se a volte si fossero fidati di me e avessero creduto nella mia esperienza le cose sarebbero andate diversamente. Ancora oggi ci sono un paio di giocatori che io non volevo 5-6 anni fa perché per me non rappresentavano il profilo ideale per giocare in un club di una certa dimensione”.

Poi due parole anche sul futuro: “Ho ancora una lunga carriera davanti. Ho 61 anni, non è che finirò a 65… Non è questione di club: la sola cosa che voglio è che gli obiettivi siano definiti da tutti in tempi utili. Non posso andare in un club in cui, solo per la mia storia, l’obiettivo sia vincere un titolo. L’unica cosa che voglio è che sia chiaro”.

“Guardate il Manchester City, guardate l’Arsenal, solo per fare due esempi. Quanti difensori centrali hanno in squadra? A volte ne hanno sei. Per una questione di principio. Poi giocano in altre posizioni. Giocano terzino destro, terzino sinistro, giocano a centrocampo. Ma giocano con cinque o sei difensori centrali in campo. Perché?”

Ve lo dico io: perché hanno bisogno di stabilità e compattezza difensiva. Arteta all’Arsenal, ad esempio, utilizza Kiwior come terzino sinistro perché la sua fisicità è utile per vincere i duelli e aiuta anche sui calci piazzati. Guardiola al Manchester City utilizza Akanji terzino o anche Stones centrocampista e Gvardiol sempre terzino. Proprio per questo motivo. Se il Manchester City ha avuto successo in Champions League negli ultimi anni è proprio per questo, perché ha aumentato la sua fisicità”.

Nella sua analisi dei cambiamenti che sta vivendo il calcio dal punto di vista tattico Mourinho si sofferma sul confronto tra Barcellona Paris Saint-Germain in Champions League: “Ho visto una partita con molti lanci lunghi da Ter Stegen a Lewandowski in fase di costruzione. Il Paris cercava di pressare più in alto, così Ter Stegen andava da Lewandowski, Lewandowski di petto controllava e giocava da quella posizione. Io ho vinto una finale di Europa League (al Manchester United, ndr) con i palloni lunghi di Sergio Romero su Marouane Fellaini per eludere il pressing dell’Ajax. Palla sul petto di Fellaini. Gioca da lì. Due a zero e porta la coppa a casa. Tre titoli. E dicono sia stata una stagione disastrosa”.

By Alessio D'Errico

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