Come raccontato da TMW, durante la disputa della finale di Europa League vinta a Dublino dall’Atalanta contro il Bayer Leverkusen mercoledì scorso, due facinorosi, armati di un piede di porco, avrebbero fatto scattare l’allarme nella villa bergamasca del portiere argentino della Dea, Juan Musso, prima e che l’allarme del relativo sistema di sorveglianza li costringesse a darsela a gambe.
Si tratta del sesto tentativo di furto da registrare negli ultimi mesi in casa orobica, segno di come tutte le fattispecie in esame siano potenzialmente da ricondurre alla medesima banda, evidentemente molto informata in merito ai vari spostamenti dei tesserati nerazzurri.
Questa la ricostruzione dell’istituto di vigilanza sul proprio sito:
«Grazie ad un sofisticato sistema antintrusione e videosorveglianza, dotato di tecnologia ad analisi video intelligente, collegato h24 alla nostra centrale operativa, l’allarme è scattato immediatamente. In pochi secondi, le videocamere intelligenti hanno intercettato la minaccia e le nostre guardie giurate hanno verificato da remoto la presenza di intrusi. Confermata la minaccia, le nostre pattuglie sono state inviate tempestivamente sul posto, mentre le forze dell’ordine venivano allertate simultaneamente. Il nostro intervento rapido e coordinato ha permesso di mettere in fuga i malintenzionati, proteggendo così la casa e i beni del calciatore».
