Il Napoli vede la Champions allontanarsi sempre di più e per questo a gennaio potrebbe essere messo in atto un vero e proprio all-in. Tutto dentro che, tradotto in milioni, sono 60 da investire tra Samardzic, Dragusin e probabilmente Soumaré. Di seguito il punto del Corriere dello Sport.
“Aurelio De Laurentiis, che conosce il valore degli affari e sa bene quale sia la differenza tra andarsene in giro in Champions League o starsene il martedì e il mercoledì in pantofole, non s’è messo a fare i conti, ha evitato di lusingarsi (?) per lo scudetto ed ha rotto gli indugi: il Napoli è mio e me lo «ricostruisco» io, con una sessantina di milioni necessari per provare a scongiurare il pericolo”.
“Esserci o non esserci, continua ad essere quello il problema, e non è neppure indispensabile invocare l’intervento di un mago dell’alta finanza per tracciare un’idea che eviti il collasso o scateni difficoltà respiratorie. Pure la diffidenza verso il mercato di gennaio è divenuto concetto paleolitico. In questo calcio sfacciatamente dispendioso, che ha frenato solo dinnanzi al Covid, è tornata prepotente l’esigenza di apparire in Champions, un caveau che dispensa danaro a getto continuo e con cascate di milioni necessari a sostenere una vita esagerata: così fan tutti, perlomeno quella aristocrazia che ha bisogno di galleggiare in una dimensione favolistica. E per fronteggiare il rischio delle perdite o dei mancati ricavi, l’«all in» diventa la mossa visionaria o anche l’azzardo disperato“.
