🔵 Nicola: “In settimana abbiamo cercato i punti deboli dell’Atalanta, apprezzo la loro identità”

In vista della complicata trasferta a Bergamo, il tecnico dell’Empoli Davide Nicola è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le parole di Nicola, raccolte da TMW:

“La settimana è stata su di noi, sulle nostre capacità e in funzione dell’avversario. L’Atalanta ha grande qualità e fisicità, ha fatto più di 380 gol in cinque anni ed è molto temibile. Abbiamo cercato quei pochi punti deboli che potrebbero avere. Il concetto difensivo per noi è di squadra, non alleniamo solo la difesa perché l’aspetto difensivo comincia dalla prima linea di pressione che è quella degli attaccanti. Lavoriamo nel globale per poi stimolare individualmente. Non ci siamo concentrati esclusivamente sulla parte difensiva, ma abbiamo cercato di aumentare l’aggressività e di avere il gusto del recupero-palla immediata. A volte ci riesce meglio, a volte meno, e su questo insistiamo. Così come insistiamo sulla parte offensiva, perché quando recuperi palla devi essere in grado di creare dei presupposti. Su questo si lavora quotidianamente, la perfezione non arriverà mai ma la capacità di ripetere comportamenti sono i presupposti per rendere meglio di squadra e individualmente. Cosa apprezzo dell’Atalanta? L’identità che sono riusciti a seminare, senza accontentarsi ed essendo sempre positivi. Hanno una rosa talmente vasta che possono cambiare diversi giocatori. Hanno una grande coordinazione tra di loro, l’Atalanta è diventata un punto di riferimento per chi ama il calcio. A me piace concentrarmi sulla mia squadra e sulla capacità che abbiamo di dimostrare la nostra identità. A me interessa che la mia squadra possa essere competitiva, siamo a un punto tale che non possiamo fare calcoli. La strada che gratifica maggiormente è il come, voglio che la squadra sia sicura di ciò che sta facendo”

“Nonostante tutto ciò che si possa pensare, la singola partita diventa determinante perché nulla è scontato. Tenere l’attenzione sulla singola partita significa verificare la settimana che hai fatto e dare l’importanza indipendentemente dall’avversario. La prima partita che arriva è la più importante, certamente l’avversario ti porta a doverti migliorare e a leggere tutte le situazioni nel migliore dei modi. Caputo come Shpendi, sta dimostrando di voler raggiungere qualcosa di importante e storico. Tutti sono concentrati e avranno la possibilità di determinare. Infortunio Cerri? Personalmente pesa più a lui, stava attraversando un momento in cui riusciva a essere determinante sotto tutti i punti di visti. Noi non abbiamo una risorsa in più ma abbiamo la possibilità di mettere altri che vogliono dimostrare di essere utili. Io cerco di dare importanza alla singola partita senza pensare a chi c’è e chi non c’è”. 

By Pietro Galliano

Classe 2003, amante del calcio in ogni sua forma, aspirante telecronista e giornalista sportivo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Post correlati