🔵 Nicola: “Sassuolo ha qualità, nostro entusiasmo piacevole. Difesa a 3? Non per forza”

Alla vigilia della sfida contro il Sassuolo l’allenatore dell’Empoli Davide Nicola ha presentato la gara in conferenza stampa.

Ecco le parole, riportate da TMW:

Che insidie nasconde la prossima gara?
“Il Sassuolo è una squadra di qualità, ha interpreti forti e hanno un’impronta decisa. Sono abili a costruire e a conquistare gli spazi, è una squadra che cambia molto gioco e ti porta costantemente nel due contro uno. Hanno tre-quattro strategie che applicano molto bene. Abbiamo cercato di conoscerli per capire cosa fare. Per chi è in un percorso come il nostro ogni partita è una opportunità per crescere. Noi dovremo essere molto bravi a ragionare da squadre in entrambe le fasi e capire se durante la gara c’è da cambiare sistema di gioco”

Lei quanto è soddisfatto della resa dei suoi ragazzi finora?
“Io non sono mai soddisfatto al 100% e lo trasferisco ai ragazzi. Ogni partita ha degli eventi, tu ti puoi preparare ma non puoi prevedere tutto. Possiamo fare le cose sempre meglio, con maggiore dedizione e attenzione. Noi lo sappiamo che questo fa parte di un processo di crescita e di lavoro. Per noi è basilare rimanere dentro la partita, gli episodi possono cambiare ma tu devi avere la capacità di distaccarti da questo. C’è sempre la possibilità di trovare, attraverso le trame di gioco, un episodio favorevole”

Questo è un momento di maturità da sfruttare in vista delle gare successive più difficili?
“Noi non basiamo il nostro lavoro su questo, sottrarremmo delle energie a ciò che ci aspetta. Chiaramente più avanti vai, più le partite assumono un valore diverso. A me interessa solo domani”

Cosa vi ha dato il derby?
“Il derby è stata una opportunità di crescita che ci siamo portati dietro anche questa settimana. Io mi fido completamente dei ragazzi perché vedo che vogliono migliorare se stessi”

Cos’ha di più l’Empoli rispetto alle altre concorrenti in questo momento?
“Il mio Empoli deve avere caratteristiche precise, di organizzazione e mentalità. Ci siamo trovati in linea con una mentalità che già aveva. Io scopro i ragazzi giorno per giorno e non perdo tempo a guardare quello che hanno gli altri, perché sono assorbito in questa avventura”

L’Empoli deve temere il troppo entusiasmo?
“Per me l’entusiasmo è piacevole, lo desidero, perché l’aiuto della gente è un valore aggiunto. Nel derby il clima è stato piacevolmente intenso. Io ho lo stesso entusiasmo, al massimo, perché non riesco a far differenze. L’Empoli deve credere in quello che fa, perché è l’unica arma che abbiamo”

Dovete migliorare nello sfruttamento dei calci piazzati?
“Indubbiamente questo è un aspetto da migliorare. Con la convinzione più che con i movimenti, abbiamo bisogno di trovare il piacere di andare a rompere le scatole. Continuiamo a lavorare ogni giorno, conta solo la perseveranza. La partita contro la Fiorentina non era molto improntata verso le fasce, quindi ci stava di non tirare angoli. Sono fiducioso, niente arriva senza mettere una maniacalità”

Continuerete con la difesa a tre?
“Il sistema di gioco è figlio di varie situazioni. Se manca un giocatore mancano delle caratteristiche e tutto può essere interpretato in modo diverso. Come la difesa a quattro. Lavoriamo su tutto, perché ci permette di adattarci alle varie situazioni, i principi rimangono gli stessi. Di fondamentale c’è solo l’atteggiamento che stiamo dimostrando in campo come squadra. Per me conta molto questo atteggiamento che dobbiamo mettere fino alla fine”

Quanto è cambiato l’ambiente spogliatoio da quando è arrivato?
“Sarò banale ma non mi sono accorto di un cambio particolare. Io non mi deprimo, è facile essere entusiasti quando raccogli quello che vuoi. La difficoltà è assumere l’atteggiamento opposto. Questo fa la differenza e in me i ragazzi non vedono un atteggiamento diverso. Non sono mai contento, abbiamo fatto punti sì, ma c’è tanto da fare. La lotta salvezza oggi coinvolge tante squadre, a me interessa l’obiettivo finale, la singola partita è solo parte del processo di crescita”

By Emanuele Garbato

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