🔴 Papu Gomez: “Monza scelta ideale, ecco perché ho detto no all’Arabia. Gasp? Acqua passata”

Alejandro “Papu” Gomez, fresco di approdo al Monza, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera: “È stata una scelta di tutta la famiglia. Rientrare in un Paese che conosciamo bene è stata la decisione ideale. Dopo aver rescisso il contratto con il Siviglia e aver rifiutato un’offerta dall’Arabia credevo di restare fermo fino a giugno.

Pentito di aver detto no all’Arabia? Intanto non era un’offerta irrinunciabile, di quelle che ti cambiano la vita. Poi quando ho cercato sull’atlante la città dove mi sarei dovuto trasferire, in mezzo al deserto, ho pensato: grazie, ma non porto i miei tre figli lì.

Quando è iniziato il corteggiamento di Galliani? Quando la squadra era ancora in B. Ci eravamo incontrati a Ibiza e mi aveva fatto promettere che quando me ne sarei andato dall’Atalanta mi sarei dovuto trasferire a Monza. Ma all’epoca giocavo la Champions, non ci pensavo. Poi di recente, con l’infortunio di Caprari, si sono aperti degli spazi qui e non ho fatto fatica ad accettare la proposta di tornare in un calcio che conosco bene e mi ha fatto sentire importante.

L’impronta di Gasperini su Palladino? Al 90%. Palladino credo si sia ispirato parecchio al suo maestro: lo ritrovo nella parte fisica, tattica, atletica. Ecco perché qui nel Monza mi sono inserito in fretta: conosco bene il modulo del mister. Ha una mentalità da big, se noi giocatori gli daremo una mano avrà un grande futuro.

Gasperini ha usato parole affettuose nei suoi confronti? Siamo persone adulte, è acqua passata. Sono trascorsi due anni, speriamo di ritrovarci presto e di salutarci.

Cambierei qualcosa di ciò che avvenne nell’intervallo della sfida con il Midtjylland? Nulla perché, nonostante tutto, dopo quell’episodio ho vinto un Mondiale, una Copa America e un’Europa League. Certo, andarmene in quel modo da Bergamo non è stato piacevole, specialmente per i tifosi che non ho salutato e che in quel momento non conoscevano la verità. Comunque la vita sa essere pazzesca: tutti i titoli che ho conquistato sono arrivati dopo il mio brusco addio all’Atalanta. Mi sarebbe piaciuto tanto vincere qualcosa con i miei ex compagni.

Gasp è un tiranno? Tiranno è una definizione esagerata. Certo, ha un metodo di lavoro per il quale serve la testa giusta. Io ho fatto tanti anni con lui e mi sono adattato. Magari altri giocatori che sono passati da Zingonia non sono riusciti a resistere“.

By Redazione PianetaChampions

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post correlati