❗ Pioli: “Leao sta crescendo, anche se vuole il gol. Fiero di Maignan, ignoranti a casa”

A seguito della sofferta e rocambolesca vittoria contro l’Udinese, l’allenatore del Milan Stefano Pioli ha analizzato la gara ai microfoni di Sky.

Queste le parole, raccolte da TMW:

Sui cori razzisti a Maignan
“Era deluso per ciò che è successo, ma sono fiero di allenare una persona rispettosa, corretta e orgogliosa come Mike. È ora di smetterla di sentire certe cose dallo stadio”.

Centesima vittoria in Serie A alla guida del Milan, al termine di una partita dove i cambi sono stati decisivi
“Nel primo tempo dovevamo fare qualche gol in più, poi dal niente abbiamo subito due gol ma abbiamo avuto il merito di crederci. Sapevamo che non sarebbe stata semplice ma l’abbiamo interpretata bene e siamo stati bravi”.

Milan che può rientrare nella corsa scudetto?
“Non pensiamo ad aprile-maggio, dobbiamo vincere tante partite perché vogliamo essere protagonisti. Ma dobbiamo pensare a noi stessi, preparando al meglio ogni partita”.

Leao è diventato più giocatore di squadra
“Sicuramente sì, non credo che la crescita tecnica e tattica sia terminata. I numeri dicono che è diventato il giocatore più associativo. Abbiamo cambiato il modo di giocare, gli spazi per Rafa sono minori e sta imparando a muoversi in spazi meno stretti e darci soluzioni. Certo, vorrebbe segnare ma prima di tutto c’è il bene della squadra”.

Sui punti persi negli scorsi mesi
“Negli scontri diretti siamo stati meno performanti. Dopo la seconda sosta abbiamo perso punti ma ora stiamo crescendo e queste vittoria devono darci più fiducia e convinzione, cercando di fare più punti dell’anno scorso e cercare di fare qualcosa in più”.

Prossime 100 vittorie in Serie A sempre col Milan?
“Speriamo”.

Queste invece le dichiarazioni a DAZN:

“Partita che dovevamo concludere in vantaggio nel primo tempo, poi c’è stata quella leggerezza e un po’ di sfortuna. Poi serve anche carattere e volontà per vincere certe partite. Qui non è mai facile, l’abbiamo vinta in maniera sporca. Per noi è un altro passo in avanti”.

Ha parlato con Maignan?
“Sono dispiaciuto tantissimo per lui che lo ha subito in prima persona e per me visto che è un ragazzo molto corretto che sono fiero di allenare. Bene che gli ignoranti stiano a casa e non vengano allo stadio. Sono cose che non devono succedere”.

Quanto è importante Leao?
“Non deve reagire, deve capire le situazioni ma lo sta facendo. La sua partita di stasera mi è piaciuta, non deve correre dietro a tutti. Sta facendo un percorso, ci sono già stati miglioramenti e ce ne saranno altri perché è un ragazzo molto intelligente. Non possiamo pensare che sia determinante ogni volta che prende la palla. Deve assolutamente continuare così, arriveranno numeri più importanti anche in termini di gol fatti”.

Viva la fiamma scudetto?
“Non è quella che ci tiene vivi, ma il nostro modo di lavorare per vincere ogni singola partita. Vogliamo fare un girone di ritorno migliore di quello di andata, c’è la forte convinzione di poterci riuscire. Non stiamo pensando ad altro, se non al Bologna e poi alle prossime per migliorare il più possibile la nostra classifica”.

Cosa c’è di diverso rispetto agli altri Milan?
“Paragonare stagioni diverse è sempre difficile, abbiamo cambiato tanto, ci sono avversari forti. Dobbiamo crescere, fare meglio tante cose per diventare una squadra più solida ed equilibrata. Bisogna conservare il terzo posto, guardare avanti e non dietro”.

Centesima vittoria col Milan in Serie A, come Ancelotti, Liedholm e Capello…
“Tanta roba, alleno un gruppo molto forte e coeso che vuole guardare oltre. Quello che abbiamo fatto fa parte del passato”.

By Emanuele Garbato

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