⚜️ Pradè: “Palladino ha il fuoco dentro. Cerchiamo un top attaccante, Nico incedibile! Su Bonaventura…”

Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sull’ultima stagione sportiva condotta dalla Viola e sugli obiettivi della stessa società gigliata in vista della prossimo futuro. Ecco quanto evidenziato da TMW:

Come trasformare le ambizioni sul mercato?
“Quest’anno abbiamo fatto tanto scouting e fatemi ringraziare Burdisso per il lavoro. Le strade si dividono ma questo è il calcio, capisco le sue motivazioni. Quello che abbiamo fatto sarà messo sul tavolo dell’allenatore, abbiamo le idee chiare. Ma già dal primo giorno ci siamo detti che condivideremo con lui. Le decisioni saranno solo: presidente, Ferrari, io e il mister. Dal numero uno al ventisette sceglieremo col mister. Le ambizioni sono di migliorarci, a nessuno di noi va bene l’ottavo posto. Che se lo analizzate è molto amaro, a un punto dalla settima e tre dalla sesta, lasciando tante cose per strada, che oggi farebbero vedere la stagione in maniera diversa. La delusione viene dalla coppa, ma questo non giustifica il resto”.

Palladino ha già dato info su vari giocatori?
“Fino a venerdì non avevamo neanche incontrato Palladino o il mister, ora si ferma qui e faremo tutto in maniera più approfondita”.

Bonaventura, Castrovilli e Duncan in scadenza idem? Com’è la situazione su Kouame?
“Decideremo insieme. Su Kouame dico che abbiamo esercitato l’opzione e quindi è un calciatore della Fiorentina”.

Cercherete un grande centravanti?
“Certo, cerchiamo un grande centravanti. Forse è stato uno dei miei errori principali non sostituire in maniera adeguata Vlahovic. Però alla fine non posso dire che non sono contento di chi è venuto dopo. Certo è che sarà una priorità del nostro mercato”.

“Abbiamo tardato un po’ per chiudere tutti i dettagli di Palladino. Ringraziamo il dottor Galliani per il permesso di fare tutto, anche se Palladino sarebbe tesserato con il Monza fino al 30 giugno. Visto siamo qui, è giusto presentarvelo”. 

Cosa vi ha convinti di Palladino?
“Per me è doveroso ringraziare Italiano e il suo staff, abbiamo lavorato bene insieme sotto il profilo dell’unità. C’è anche l’aspetto umano con quello professionale e se le cose vanno di pari passo si lavora bene. Su Palladino… Avevamo anche altre opzioni, come la scelta di un figlio per noi, che è Alberto Aquilani, cresciuto con noi sia da calciatore che da allenatore. E altri. Perché Raffaele? Per l’ambizione. Ha il fuoco dentro, basta sentirlo due minuti, ed è quello che volevamo. Lo stesso che abbiamo noi in questo momento. Ancora non abbiamo metabolizzato la sconfitta, ci vorrà del tempo”.

Come volete risalire?
“Dobbiamo guardare anche il Fair Play Finanziario, che per noi ‘è molto restrittivo. Davanti abbiamo dei carri armati, ma noi siamo solidi. Però c’è un cambiamento in Italia, se noi, il Bologna e l’Atalanta riusciamo a essere competitivi. La soddisfazione è aver mantenuto l’identità, con cui abbiamo sfiorato delle imprese. Ora dobbiamo raggiungerle. Cercheremo di sbagliare meno possibile, portando delle idee. Ce la metteremo veramente tutta, dobbiamo essere ambiziosi”.

Sente la stessa aria del 2012 con Montella?
“Non so se il paragone sia giusto… Lì eravamo una Fiorentina che si era salvata alla penultima giornata, qui abbiamo fatto tre finali negli ultimi due anni. Sono situazioni completamente diverse: lì serviva una rifondazione totale, qui no, serve aggiungere e lavorare sul singolo calciatore. Se si parla di ambizione e ardore dico sì, ma qui ci sono basi solide e anche cose fatte bene, pur ammettendo per primo i miei errori. Negli ultimi 3 anni siamo la squadra che ha giocato di più di tutta Europa. L’entusiasmo c’è, e tanto: quello deve essere del presidente e dei tifosi, se si unisce questa forza con identità e alchimia, questa è una società che può anche non avere limiti”.

Nico Gonzalez è incedibile?
“Al 99% è incedibile. Nico sta bene qui e ce l’ha ribadito anche domenica dopo Bergamo. Però nel calcio mai dire mai…”.

In quale percentuale la rosa è già a posto?
“Non parlerei di percentuali… Abbiamo dei prestiti che non ci sono più, in alcune situazioni siamo obbligati a lavorare. Bisogna capire quali saranno le migliori caratteristiche per i calciatori che vorrà l’allenatore. Con Italiano era ormai diventato facile, ora è un nuovo ciclo ma sappiamo che Palladino ha un’identità aggressiva e di attacco dell’avversario, l’abbiamo scelto per questo”.

Il monte ingaggi crescerà?
“Sapete benissimo che non si può superare una quota stabilita in base ai ricavi. Il salary cap è molto restrittivo, noi siamo la società col miglior bilancio che c’è in Italia ma tanti altri non potranno fare quanto facevano precedentemente”.

C’è una parola da cui ripartire?
“Ambizione. Dobbiamo essere ambiziosi, ognuno con se stesso. E attenti a sbagliare meno possibile. Palladino l’identità ce l’ha trasmessa immediatamente, ha idee precise e ben chiare, vogliamo ripartire da quello. Quando abbiamo preso Italiano, ancora non avevamo questa identità: non ci risconoscevano, oggi la Fiorentina è conosciuta ovunque. Adesso inizia il miglioramento”.

By Nicola Cosentino

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