Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, ha parlato al Corriere della Sera di Jakub Jankto, jolly di centrocampo che i sardi hanno acquistato. L’intervista ha avuto come focus il coming out fatto dal calciatore qualche mese fa quando sui social ha rotto un tabù purtroppo ancora presente nel mondo del calcio dichiarando la sua omosessualità.
“Non ho fatto valutazioni che non fossero quelle di un bravo giocatore, intelligente, adatto al mio progetto, serio, disponibile, gran professionista. Queste sono le cose che io guardo in un giocatore, altre cose a me non interessano. So che è un ragazzo d’oro, quando gli spieghi le cose cerca di metterle in pratica. Poi come tutti può fare bene o male. Se ho letto bene ha detto che non c’è nessun problema. Ho visto che si sono attaccati al fatto che ha parlato di ostentazioni. Ognuno ha le sue idee, ma c’è sempre qualcuno che vuole estrapolare qualcosa per poter far polemica. Conosco Abodi, che è una persona seria, competente, sensibile. E ha portato tutto questo nel suo ministero”. Quindi sulla questione coming out: “Capisco quanto debba aver sofferto prima per esternare una cosa che è naturale: per lui è stata dura e chissà per quanti altri ragazzi lo è, non so nel calcio o nello sport, ma proprio nella famiglia. Per questo avevo detto che sarebbe bello che ce ne fossero anche altri di messaggi così, per fare capire che non ci sono differenze”. E sul doverlo eventualmente proteggere: “Credo che un ragazzo che ha fatto quello che ha fatto lui è già forte dentro”.
