L’allenatore della Roma Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa in vista del match di campionato in programma nella serata di domani contro il Como.
Queste le sue dichiarazioni:
Sarà un bel confronto tra due allenatori, lei e Fabregas. Che aspettative ci sono? Qual è il suo pensiero su Fabregas?
“Sicuramente è una partita attesa. Il Como non è più una sorpresa, ma una realtà. Per la qualità di gioco con cui affronta le partite. Parliamo di una delle realtà migliori, veder giocare il Como è sempre molto piacevole. Domani verrà fuori una partita in cui due squadre cercheranno di ottenere il massimo facendo la propria partita. E’ una partita non determinante, ma molto importante perché ci dirà anche i valori della classifica. Sarà una partita di livello. Fabregas ha dato una impronta importante al Como“.
Novità su Ndicka ed El Aynaoui?
“Ndicka rimane e domani ci sarà, il resto si vedrà. Per El Aynaoui aspettiamo la sentenza della Fifa alla quale si è appellato il Marocco… “.
Che cosa l’ha sorpresa per ora in questo ambiente? Le piacerebbe chiudere la carriera qui?
“Sì, ma non subito (ride, ndr). E’ stato un impatto molto positivo, anche oltre le migliori previsioni. Sono venuto con la convinzione che questo fosse un ambiente giusto, ideale per me. Al di là di quello che si diceva sul mio arrivo, attraverso il lavoro, le prestazioni e il comportamento dei giocatori abbiamo fatto dei grandi passi avanti. Dobbiamo essere ambiziosi, mai presuntiosi. Dobbiamo migliorarci, tutte le società vogliono giocare nei posti alti della classifica, principalmente per motivi economici. Sono tutti avvelenati per poter stare nelle prime posizioni. A me non piace essere avvelenati, ma coesi”.
Cosa manca alla Roma per poter stare nelle primissime posizioni?
“Ci sono tutti gli ingredienti. Ora dobbiamo unirli e farli uscire. C’è una società facoltosa, ci sono i tifosi. Ci sono tante componenti. Se ultimamente c’è stato qualche problema a raggiungere certi obiettivi, vuol dire che bisogna fare di più. Non è sfortuna. Bisogna fare le giuste valutazioni, ma le condizioni e gli ingredienti per crescere ci sono“.
A che punto è la gerarchia? Ha ricevuto le risposte che si aspettava da parte di tutti i giocatori?
“Con il Celtic sono molto contento per Pisilli e per Ferguson. Come squadra abbiamo bisogno di giocare ad alti livelli. Abbiamo bisogno di prestazioni e dobbiamo alzare sempre di più il tiro per poter raggiungere traguardi migliori. Abbiamo dei giovani che stanno crescendo. Globalmente la squadra è stata protagonista, tutti si sono sempre allenati molto bene. Tutti hanno avuto le occasioni per poter giocare“.
Che momento è per Dybala? Può tornare a giocare dal 1′?
“Vediamo, c’è ancora l’allenamento di oggi. Ha avuto un momento molto positivo, ma come tutti i giocatori più importanti deve stare molto bene. Il calcio di oggi non ti permette una condizione precaria, sia fisica che mentale“.
Ferguson è un giocatore da Gasperini?
“Deve essere un giocatore da Roma, non per l’allenatore. E’ utile alla Roma? L’altra sera sicuramente sì. Quando le prestazioni dei giocatori sono utili alla squadra, devono giocare: è sempre questo il punto“.
Roma-Como si può definire uno scontro Champions? Sui rinnovi di contratto di Dybala e Pellegrini, ha avuto un confronto con la società?
“E’ una questione solamente economica, non posso entrare in un tema così. Roma-Como sicuramente sarà uno scontro per l’Europa. Bisogna andare piano: prima si deve conquistare l’Europa, poi vediamo per la Champions che è un po’ più difficile. Le cose vanno sempre fatte un pezzo per volta. Domani è un mattoncino per quella che è la lotta per l’Europa e poi, eventualmente, per la Champions“.
