Roma, scatta l’ora delle seconde linee in attacco: come si sono comportate contro il Verona

La stagione calcistica si sa, col passare del tempo sta diventando sempre più lunga e fitta di impegni. Solito campionato a venti squadre, una nuova competizione europea, nuovi format della coppe nazionali e quest’anno il mondiale in pieno inverno. Per questo, sempre più importante e rilevante sta diventando la panchina da cui un allenatore può attingere e, di conseguenza, quei giocatori solitamente utilizzati meno, le così dette seconde linee.

In casa Roma si è parlato spesso di seconde linee e, ad averlo fatto, è stato spesso José Mourinho, lamentando come la minore qualità di queste rispetto ai titolarissimi mettesse l’allenatore in condizione di non poter lottare contemporaneamente su più competizioni.

Come si sono comportate le seconde linee d’attacco della Roma contro il Verona?

Proprio in virtù di tale agenda fittissima e dell’imminente impegno di Europa League nella Capitale contro il Salisburgo, Mourinho nella sfida contro l’Hellas Verona si è dovuto affidare al turn over. Nonostante le vittorie di tutte le dirette concorrenti per un piazzamento Champions, il tecnico portoghese ha dovuto necessariamente consentire ai suoi uomini di punta di tirare un po’ il fiato, così da essere quanto più lucidi e brillanti per la sfida di ritorno contro gli austriaci, dopo l’1-0 a sfavore nella gara d’andata.

Nel consueto 3-4-2-1 contro l’organico Veneto di Zaffaroni e Bocchetti, Mourinho ha schierato dietro l’unica punta Abraham il duo El Sharaawy e Solbakken, alla prima apparizione in Serie A. Dopo una prima fase di ambientamento all’interno della partita, dovuta soprattutto alla buona organizzazione tattica egli avversari, il tridente ha iniziato a prendere le misure immergendosi con qualità all’interno del gioco.

 

Nonostante i giallorossi ci abbiano abituati a non dominare la partita sotto l’aspetto del gioco e della proposta, il reparto offensivo ha dimostrato un’ottima padronanza del gioco e degli spazi, mostrando ottime cose soprattutto nelle ripartenze e nei contropiedi, dove tutti si sono dimostrati eccelsi atleti. Qualitativamente si può ancora migliorare nella scelta dell’ultimo passaggio e in alcune fasi di gioco, ma gli spunti ricevuti dal tecnico non lasciano che ben sperare. L’1-0 finale con cui sono riusciti ad imporsi, nonostante l’ampio turn over in attacco come in tutti i reparti, mettono l’allenatore in condizione di poter operare meglio e con più margine i cambi da ora in poi.

By Demetrio Oriolo

Durante il percorso di formazione classica ho sviluppato l'interesse per il giornalismo. Mi sono immerso nel mondo dell'informazione nel 2016, prendendo parte ad alcuni progetti in via di sviluppo, salvo poi continuare questo percorso di formazione e di crescita lavorando per prestigiosi progetti quali "Il Calcio Calabrese", "Calciomercato Report", "La Politica del Popolo" e "Calciatori Ignoranti". Sono uno dei fondatori del blog "Carpe Ideam". Nel corso degli anni ho collaborato con le testate "La Notizia Sportiva", "Pianeta Serie B" e "Calabria Live" e con il blog "Pianeta Champions" nel ruolo di editorialista. Vanto diverse pubblicazioni con "Il Quotidiano del Sud".

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