Pierluigi Peracchini, sindaco di La Spezia, ha parlato in seguito ai recenti cori razzisti rivolti da una parte dello Stadio Picco nei confronti di Kostic nell’ultima gara di campionato. La Curva più accesa spezzina era stata già nell’occhio del ciclone qualche settimana fa in occasione della sfida col Napoli.
Il sindaco ha detto la sua in una dichiarazione che porterà dietro di sé sicuramente delle polemiche. Di seguito le sue parole riportate da TMW.
“La società resta amareggiata di finire sulle cronache, ma detto questo dopo la guerriglia di maggio dei tifosi napoletani, che hanno devastato curva ed un quartiere, non penso che ci si debba offendere per qualche battuta o sfottò. Rivedetevi le immagini della guerriglia, altro non è, creata dai tifosi del Napoli a suo tempo: concittadini picchiati da gente scesa da pulmini, pronti con cinture e corpi contundenti a fare del male. Io penso che sia stata una pagina vergognosa per i napoletani. Mai chiesto scusa per altro. Io deprecai invece altre situazioni. Da Napoli non ho avuto una voce ed una riga di scuse. Ma non esageriamo nel raccontare: un conto sono quei fatti, un altro Kostic, un professionista che guadagna milioni di euro, che poteva tranquillamente risparmiarsi alcune cose. – conclude Peracchini – È stato sgradevole, lui ha fatto ripetutamente un gesto sotto la curva. Se li prendi in giro con l’indice, è chiaro che qualcosa succede. Gli stadi non sono l’evoluzione moderna del Colosseo, andateci solo per fare il tifo. Cosa c’entrano il razzismo e tante altre cose, si facciano percorsi di educazione: vedo cose succedere anche in Parlamento, e certi comportamenti vengono legittimati. Quindi ti senti autorizzato di farlo ovunque”
