Manca ormai pochissimo al fischio di inizio del derby di Siviglia e l’entusiasmo, mai come quest’anno, è alle stelle. Siviglia e Betis, che si affronteranno questa sera alle ore 21:00 all’Estadio Ramón Sánchez Pizjuán, sono pronte a dar vita all’ennesimo atto della tanto accesa rivalità. Tra i tanti avvenimenti passati che hanno reso emblematica questa partita, però, non bisogna dimenticare che adesso c’è una classifica da difendere.
Le due squadre rappresentano da sempre due facce della stessa medaglia della città di Siviglia. Per questo motivo e per diversi avvenimenti storico-politici, la partita ha assunto dinamiche così sentite. Da questione sociali, quelle che hanno spinto un ex dirigente del Siviglia a lasciare la società, in seguito alla bocciatura maturata nel referendum sull’ingresso in rosa di un figlio di un operaio, per fondare il Betis, fino alla questione politica che vede i supporters dei primi schierati a sinistra e i supporters dei secondi schierati a destra.
Ma, soprattutto, questa volta il derby avrà ulteriore visibilità e sarà ancor più sentito in città come in tutta la Spagna perché le due protagoniste si stanno giocando una fetta importante della posta in palio. Gli uomini di Mendilibar, a quattro giornate dal termine, proveranno l’insperata ad un posto europeo, con la Conference distante un punto e l’Europa League distante otto. Diversamente agirà la compagine guidata da Pellegrini, in piena zoa Europa League e a sette lunghezze dal quarto posto che vorrebbe dire Champions League.
Il campionato quest’anno ha offerto strade differenti alle due squadre. Il Siviglia, dopo essersi smarrito nel corso dei giri iniziali, ha ritrovato la bussola grazie all’equilibrio impartitogli dal tecnico spagnolo. Differentemente dal Betis che quest’anno ha dato vita ad una stagione di grande livello con l’esperto Pellegrini.
Dalla gara di questa sera passerà parte del loro futuro.
