Luciano Spalletti, CT della Nazionale italiana, ha parlato dall’Aula Magna di Coverciano alla presenza dei “Fantastici 5”, Antognoni, Rivera, Totti, Del Piero e Baggio, presenti nel ritiro azzurro al fine di motivare i calciatori pre-convocati per gli imminenti Europei in Germania.
“Tutti abbiamo bisogno di miti, per avere qualcuno da emulare. Dalla loro presenza qui, si capisce il loro attaccamento all’azzurro della Nazionale. Noi dobbiamo essere all’altezza della storia: abbiamo fiducia in voi. È vero, ci può essere un po’ di timore per questa maglia da indossare carica di storia. Ma state tranquilli: sono gli avversari ad avere più paura di questa maglia”.
“Questa cosa qui nasce dal fatto che io ho l’album delle figurine e poterli avere tutti in una pagina è molto bello. E poi diventa un po’ una sintesi per ciò che cerchiamo di far assorbire a loro di continuo, averli tutti qui in carne e ossa diventava più facile far capire cosa si vuole dire. Loro sia nella vittoria che nella sconfitta hanno dimostrato di avere un battito forte per l’azzurro, per giunta in questa stanza che rappresenta l’azzurro”.
“Si dice che nel calcio bisogna avere lo sguardo fisso sul futuro, ci sono allenatori che ci hanno insegnato cose nuove da cui noi abbiamo preso e ci sono serviti per sviluppare mentalità e modo di stare in campo. In questo caso, loro ci hanno donato la possibilità di alzare le nostre ambizioni, che tutti siamo più rispettati con l’Italia per quello che hanno determinato loro. Sono qui i numeri 10 perché oggi in un calcio in cui non ci sono ruoli definiti, i 10 rappresentano coloro che sanno fare un po’ tutto”.
“Oggi in quella zona di campo ci passano un po’ tutti, anche i difensori: l’abbiamo visto con Calafiori, ma anche con Di Lorenzo e Cambiaso che passa da un esterno all’altro passando per il centro. Se tutti si prende un po’ della loro forza e si riesce a portare dentro il loro modo di giocare si diventa un pochino migliori. E siccome nel calcio sono le sfumature, questa sfumatura diventa molto importante. E poi per fortuna in casa abbiamo un altro numero 10, anche se è un numero 1, ovvero Gigi Buffon. Si sono mostrati tutti molto disponibili e quindi gli si fa un bell’applauso”