Il calciomercato sta plasmando una nuova Inter, sapientemente pensata e progettata dall’Amministratore Delegato Beppe Marotta, che sta muovendo i propri fili lungo il sentiero che porta alla qualità.
Inter, qualità è la parola d’ordine
Esatto, qualità: il serbatoio che tanto può significare e tanto può contenere. È su questo filone che si sta muovendo l’AD, intenzionato a dare alternative talentuose a Simone Inzaghi. Il primo passo che conferma quanto scritto è stato rappresentato dalla chiusura dell’operazione Henrikh Mkhitaryan, che arriverà all’Inter con una stagione di ritardo e fornirà al tecnico una possibilità che tanto avrebbe desiderato nell’annata passata, ovvero quella di poter cambiare qualcosa a centrocampo, dove Brozovic-Barella-Calhanoglu non hanno avuto modo di rifiatare. L’oramai ex Roma potrà insidiare la titolarità del turco, ma nelle grandi squadre la concorrenza è tanto necessaria quanto utile.
Inevitabile poi non soffermarsi sulle importanti manovre riguardanti il reparto offensivo: lo stesso Marotta ha confermato l’oramai prossimo ritorno di Romelu Lukaku, mentre per Paulo Dybala la situzione è in stallo (occhio al possibile inserimento del Milan), perché i nerazzurri devono rinforzarsi ma, al contempo, rispettare la quadratura economica che permette di non ansimare per le difficoltà. Qualcuno dovrà dunque salutare: il Corriere dello Sport parla dell’addio di Alexis Sanchez (non a caso è arrivato in Italia il suo agente Felicevich). Il cileno sogna il Barcellona, ma ad oggi non sono giunte proposte concrete né dai blaugrana né da altri club: i 7 milioni di ingaggio richiesti dal Niño Maravilla ostacolano determinati discorsi, dunque all’Inter potrebbe essere chiesto un supporto così da favorirne la partenza. Da seguire anche la questione Milan Skriniar, obiettivo più con concreto del Paris Saint-Germain.
